OPINIONE Letto 3858  |    Stampa articolo

Mi ami? Ma quanto mi ami?

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


Secondo voi, è normale la gelosia nel rapporto di amore tra uomo e donna? Scommetterei che in molti sarebbero pronti a rispondere di si.
In fondo cos’è la gelosia, se non quel tormento interiore che si manifesta tanto più evidente quanto più si tiene alla persona “amata”?  
Dunque essere gelosi è positivo, più lo si è e più si è innamorati.
Ma siamo però proprio sicuri che sia cosi? Non è che invece, la gelosia ha poco a che fare con l’amore, e ha invece molto a che vedere con il possesso? In altre parole, non è che usiamo la scusa della gelosia per poter porre su le donne un marchio di proprietà?
I giudici della prima corte di appello di Bologna pensano di no, tant’è che hanno emesso una discutibile e indecente sentenza che “giustifica” la gelosia, anche se questa ha portato a conseguenze estreme.
Questi togati “illuminati”, hanno infatti riconosciuto le attenuanti generiche a un uomo che, pensate, a mani nude, ha strangolato una donna divenuta sua compagna da appena un mese.
Secondo questi sapienti custodi della legge, l’uomo (poverino) avrebbe agito in preda, ad una soverchiante tempesta emotiva e passionale” causata della gelosia.
Una che? Soverchiante tempesta emotiva? L’unica tempesta che si puo immaginare è quella che ha mandato in confusione le sinapsi di chi sostiene queste tesi a dir poco strampalate.
Eppure, grazie a questa infelice motivazione l’assassino ha beneficiato della riduzione della pena!
Per cui, tra attenuanti generiche, e rito abbreviato non dovrà scontare più i 30 anni inflitti in primo grado ma solo 16, meno della metà.
Mettiamola così, quando si tratta di riconoscere i diritti delle donne, ancora nel 2019 le cose vanno alla rovescia.
Cosi la gelosia ossessiva, in caso di omicidio, invece di essere considerata un’aggravante, si trasformata incredibilmente un un’attenuante, riavvicinandoci cosi pericolosamente ai tempi del delitto d’onore.
La verità è che, ancora oggi, nella nostra civilissima Nazione la violenza sulle donne, anche la più efferata, viene condannata con belle parole.
Salvo poi essere “giustificata” nei tribunali, da giudici che ricordano quelle persone che glorificano l’indissolubilità del matrimonio, avendo però due divorzi alle spalle.

PUBBLICATO 06/03/2019 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 61  
Le antiche fontane naturali di Acri, potenziale ricchezza per il territorio
Acri, come tutti ben sanno è posto a 720 metri nel cuore verde della Sila. Per la.... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 280  
Lettera educata
Ho atteso qualche giorno per averne certezza e, adesso, finalmente questa c’è e io, allora, posso dirlo, ammetterlo, si, io faccio outing: io sono un maleducato! Il sig. Sindaco ha risposto alla mia l ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 1266  
Fascia contesa... La ''ruba'' Maiorano
Comprendiamo il sindaco Capalbo che, suo malgrado, è stato costretto a “virare” su Luigi Maiorano. Ne avrebbe fatto volentieri a meno sebbene gli ottimi rapporti ma dopo la rinuncia di Bruno e i veti ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 738  
La cattiva abitudine di fare di tutta l'erba un fascio
In politica è risaputo, in molti casi fa comodo fare di tutta l’erba un fascio. Ne è un esempio lampante il comunicato del sindaco di qualche ora fa che taccia di incoerenza l’intera minoranza, a suo ...
Leggi tutto

NOTA STAMPA  |  LETTO 702  
La coerenza è un vero incubo per chi non ha la bussola per seguirla
Nella giornata di ieri, 10 luglio 2025, durante il Consiglio comunale è stata aperta la discussione sulla rivisitazione della Giunta: ragioni tutte politiche, come ampiamente spiegato. ...
Leggi tutto