POLITICA Letto 4043  |    Stampa articolo

Preferenze Europee 2019. Sorprese, flop, conferme

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
condividi su Facebook


Dopo i voti di lista, che hanno confermato il M5S primo partito in assoluto (39%) seguito da Pd (22%) e Lega (17%, primo partito del centro destra), soffermiamoci sulle preferenze di alcuni candidati, precisamente su chi ha superato la soglia dei 100 voti e su chi poteva contare su punti di riferimento. Alla fine ci sono state conferme ma anche sorprese e flop.
Tra le conferme c’è Laura Ferrara, Cinque Stelle, la più votata, che raccoglie oltre mille voti, cioè 300 in più rispetto al 2014.
La grillina di Cosenza ad Acri si vede spesso, anche lontano da campagne elettorali.
Dopo di lei Massimo Paolucci (Pd) con 675, 100 in più rispetto a cinque anni fa, sostenuto da una parte dell’amministrazione comunale e da Articolo Uno-Mdp, quindi Franco Iacucci, presidente della Provincia con 589 voti, sostenuto da una parte dell’amministrazione comunale.
La sorpresa è Vincenzo Sofo, Lega, visto in città più di una volta, nato a Milano da genitori calabri, che ha raccolto 463 preferenze.
Considerato gli oltre mille voti della lista ci si aspettava qualcosa di più per un candidato sostenuto da esponenti di centro destra, soprattutto ex Udc e che in alcune zone, come San Giacomo, ha raccolto un bel po’ di voti.
Sorprese anche per Lucia Nucera, Pd, 430 preferenze e Caterina Cerroni, 215, sostenuta da pezzi dell’amministrazione comunale.
Superano i 100 voti anche Andrea Cozzolino, 142, ma ne prende 60 in meno rispetto a cinque anni fa, Franco Roberti, 103, Pina Picerno 110, centro in meno, Nicola Caputo, 193, tutti del Pd.
Nel centro destra, dopo Sofo il più votato, c’è il suo leader, Matteo Salvini con 281, ovvero 270 in più rispetto al 2014, quindi Fulvia Caligiuri, Fi con 232, sostenuta da un nutrito gruppo di forzisti, vecchi e nuovi.
Ci aspettava qualcosa di più da Lorenzo Cesa, Fi-Udc, che qui è di casa, sostenuto dai Trematerra, che ha raccolto 187 voti cioè oltre 100 in meno rispetto al 2014.
Buon risultato per Raffaele Fitto, Fdi, 184 voti anche se ne prende 78 in meno rispetto al 2014 mentre questa volta Aldo Patriciello, Fi, ne perde ben 260 e ne raccoglie solo 30.
Voti di stima e di opinione per Silvio Berlusconi, 158 e per Giorgia Meloni, 133.
Ora seguiranno alcuni mesi di pausa poi al lavoro per le regionali in programma o a novembre o nel prossimo febbraio che, di certo, vedranno in campo anche candidati acresi.

PUBBLICATO 28/05/2019 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 879  
Franca Sposato nuova Presidente Fidapa
Si è tenuta nei giorni scorsi la cerimonia del passaggio delle consegne della Fidapa Sezione Acri. A fare da cornice all’evento il ristorante “La Vecchia Noce”. Libera Reale, presidente uscente, ha pa ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 735  
Spopolamento, mancanza di servizi e nuove abitudini
L’appello, il grido di allarme lanciato dal giovane Angelo Scaglione, ha provocato una serie di reazioni. Tutte vanno nella stessa direzione. Occorre invertire la rotta perché Acri non diventi defin ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 7208  
Acri, tra speranze stanche e promesse vuote: i giovani tra fuga e clientelismo
Una città che parla poco, ma urla nel silenzio. Acri, distesa sulle alture della Sila, è una città che vive sospesa. Le strade sono calme, forse troppo; le piazze si svuotano presto e i bar abbassano ...
Leggi tutto

IL FATTO DELLA SETTIMANA  |  LETTO 1225  
Maggioranza alle strette
“Prima i mura e intra poi chilli e fora, prima i muri di dentro, poi quelli di fuori.” Gli acresi conoscono bene questo modo di dire che sta a significare un metodo adoperato da chi ha il potere al fi ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 556  
Biglietto di solo andata
Se guardiamo i numeri dell’ultimo report Censis-Confeoopertie sulla sulla mobilità studentesca, quello che succede al Sud somiglia sempre più ad uno spettacolo del teatro dell’assurdo. Uno spettacolo ...
Leggi tutto