Se anche i commercianti acresi snobbano Acri


Redazione

Abbiamo aspettato un po’ di tempo prima di pubblicare questa nostra opinione. Abbiamo tergiversato perché credevamo che quanto visto nei mesi precedenti si trattasse di un fenomeno isolato. Invece, no, in questi ultimi giorni di festa abbiamo avuto molte conferme. A pochi chilometri dalla nostra città sono presenti importanti centri commerciali; Metropolis, I Portali, Campus, Zumpano, La Torre senza dimenticare il Centro Commerciale all’aperto di Corso Mazzini di Cosenza (nella foto tratta dal web). Come risaputo sono punti vendita nati negli anni ’90 che hanno stravolto (in bene o in male?) le abitudini delle famiglie che, soprattutto nelle domeniche e nei giorni festivi (quando sono aperti) e nelle giornate uggiose e fredde vi si recano. Qui si trova di tutto, oramai, dall’abbigliamento alla ristorazione, dalla casa all’alimentare. Ebbene, negli ultimi mesi abbiamo notato che queste strutture sono frequentate anche da commercianti. Ci è capitato di incontrare e salutare (non senza imbarazzo da parte loro) numerosi commercianti acresi, impegnati in tutti i settori, accompagnati o da soli, intenti ad acquistare articoli che si trovano anche nella nostra città. Cosa sta succedendo? Neanche i commercianti locali hanno più fiducia nella propria cittadina? Il recarsi nei centri commerciali è dettato da numerosi fattori; la poco o nulla offerta cittadina, la voglia di evadere, almeno una volta alla settimana, dal proprio luogo di residenza e di lavoro, la possibilità di acquistare a prezzi competitivi e tra una vasta scelta, la possibilità di unire l’utile al dilettevole. Un fenomeno oramai inarrestabile? Forse, soprattutto se la città continuerà a non offrire eventi di forte richiamo. Acri è rimasta l’unica città dell’hinterland a non avere eventi storicizzati che possano attrarre turisti e vicini (se si esclude il Premio Padula, sulle cui ripercussioni ci sarebbe molto da scrivere). Vogliamo concludere ricordando alcuni eventi che si tengono nei dintorni ed in centri molto più piccoli di Acri; sagra e mostra del fungo (Camigliatello), sagra della polenta (Dipignano), sagra della castagna (Sant’Agata), festival arberesche (paesi albanesi), festa del peperoncino (Diamante), sagra delle alici (Fuscaldo), festa del cortometraggio (Amantea), sagra della cuccia (Spezzano Sila), fiera dei morti (Corigliano), Il Palio (Bisignano), estate luzzese (Luzzi). Occorre un lavoro sinergico tra istituzioni, associazioni, commercianti, imprenditori, occorre un tavolo tecnico al fine di organizzare, molti mesi prima e non pochi giorni prima, iniziative atte a rilanciare la città. La tradizione enogastronomica e l’ospitalità, di cui tanto ci vantiamo, da sole non bastano. Iniziamo a parlarne ed a discuterne.
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PUBBLICATO 03/11/2019 | © Riproduzione Riservata

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