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Tempi complicati e improbabili leader

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
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E niente, i tempi lo sappiamo, sono quelli che sono.
Tuttavia, una domanda in questo particolare momento storico inquieta il mondo: cosa mai avranno in testa, oltre lo stesso tipo di shampoo, Donald Trump e il Primo Ministro inglese Boris Johnson? Difficile dirlo.
Prendete Trump, ad esempio.
Il primo marzo sosteneva, con la disinvoltura tipica dei grulli, che il coronavirus era una bufala creata (nientemeno!) dai suoi avversari politici, i democratici.
Poi due giorni, fa invece, ha addirittura proclamato l’emergenza nazionale!
Passando quindi dalla ridicola bufala politica a prendere uno dei più importanti provvedimenti per un Presidente in carica.
Il tutto come se nulla fosse.
Johnson, che diciamo la verità vuole dare un po’ l’idea di essere un genio incompreso, parlando alla Nazione della pandemia in corso, invece di invitare i cittadini a prepararsi alle doverose misure di contenimento, ha candidamente comunicato loro che farebbero meglio ad abituarsi all’idea di “perdere gli affetti più cari”.
Questo sacrificio verrebbe richiesto in nome della sua “innovativa” idea di far infettare il 60% (dico 60%!!!) della popolazione, per poi puntare sulla cosiddetta “immunità di gregge” che prevede, secondo un suo “illuminato” consulente, una successiva immunizzazione di massa. Dimentica però di aggiungere il “luminare” che, con uno “sterminio di massa, ne farebbero le spese le persone più fragili: gli anziani e gli immunodepressi in primis. Che sia una genialata per alleggerire la spesa previdenziale britannica?
Le cose sono due: o davvero costui è un genio incompreso o, invece, è un folle sconsiderato che andrebbe fermato. Mi sentirei di scommettere sulla seconda ipotesi.
Noi in Italia non abbiamo la fortuna di avere attualmente come Premier qualcosa che si avvicini a questi due “fuoriclasse”.
Tuttavia, essendo una grande Nazione abbiamo anche noi i nostri “campioni”.
Per carità, roba “ruspante”, allevata in casa! Una sorta di “gemelli diversi”, uniti dal destino persino dallo stesso nome biblico: Matteo.
Aspirano a far credere di essere diversi, in realtà sono due identici cazzari, uno “certificato” addirittura da una sentenza, l’altro con titolo acquisito “honoris causa” dopo aver perso il referendum.
Sono due soggetti quotidianamente alla ricerca di visibilità, quindi in costante competizione nel voler apparire. Che siano i giornali o la TV ha poca importanza.
L’importante per loro è essere il più possibile al centro dell’attenzione.
Per dire, il primo in piena emergenza coronavirus non trova niente di meglio da fare che dichiarare ad un giornale spagnolo che il nostro Governo è inadeguato.
Il secondo, per non essere da meno, si rivolge addirittura alla CNN per invitare le altre Nazioni a non commettere gli stessi errori commessi dal Governo che lui stesso sostiene.
E’ come se fosse andato nell’intero quartiere a consigliare di non acquistare la carne nella macelleria che gestisce la propria famiglia. Una barzelletta!
In questi tempi complicati non poteva mancare la dichiarazione del professorone di turno.
Medico e conduttore britannico che ha detto che per gli italiani ogni scusa è buona per chiudere tutto, interrompere il lavoro e fare la siesta.
Per rispondere a questo demente, prendo in prestito le parole del prof. Burioni: È un idiota!
In questo caso specifico non è un insulto, ma una diagnosi gratuita!

PUBBLICATO 15/03/2020 | © Riproduzione Riservata





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