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Ci risiamo, Salvini vuole anche il nucleare!

Foto © Acri In Rete
Vincenzo Rizzuto
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Quasi dieci anni fa si è votato il referendum sul nucleare e la gente a maggioranza ha scelto di non volerlo, ma Salvini, sordo alla volontà popolare, è tornato all’attacco sostenendo che per la ‘sua’ Lombardia una bella centrale nucleare sarebbe la scelta giusta per risparmiare sulle bollette energetiche. Lo stesso personaggio ha evidentemente dimenticato che in Italia, dopo decenni dalla dismissione delle vecchie centrali atomiche, non si è ancora riusciti a smaltirne le scorie radioattive, lasciate pericolosamente quasi incustodite in varie località, perché i vari governi non sono stati in grado di scegliere il sito più adatto.
Il medesimo Salvini e tutta la sua ‘meravigliosa corte dei miracoli’ ha dimenticato anche ciò che è accaduto a Chernobyl nel 1986 e in altre centrali atomiche sparse in Europa e nel resto del mondo, come in Giappone dove, per guasti e disastri spesso nemmeno resi noti alla grande opinione pubblica, sono stati diffusi nell’atmosfera enormi quantità di radiazioni atomiche, le cui conseguenze stiamo pagando a caro prezzo in tutte le latitudini: non c’è famiglia ormai che non sia stata colpita duramente da tumori e altre patologie riconducibili direttamente o indirettamente a contaminazioni atomiche.
E, a quanto pare, Salvini non è solo in questo tentativo di rilancio del ‘nuovo’ nucleare che si vorrebbe introdurre in Italia con la giustificazione che in Europa esistono numerose centrali nucleari in funzione; in questi giorni infatti anche l’indipendente ministro per la transizione ecologica, Cingolani, va blaterando che forse l’energia nucleare non è del tutto da trascurare, che forse sarebbe il caso di discuterne, dimenticando innanzi tutto che lui è ‘ministro della transizione ecologica’ e che, come tale, istituzionalmente è deputato a favorire le energie green, alternative.
Per questa evidente contraddizione, l’illustre ministro dovrebbe immediatamente dimettersi e ritornare ai suoi prediletti studi di fisica teorica, senza occuparsi di politica in cui è stridente la sua incompatibilità!
Ci rendiamo conto che stiamo attraversando un nero periodo di involuzione sopra tutto nel campo del regime logico-gnoseologico che da tempo governa il mondo, ma i Salvini e i ministri, che si fanno alfieri di scelte che attentano alla medesima sopravvivenza di tutti noi, sono da tenere a bada e rieducare alla società civile, magari ricorrendo alla ‘Parabola del figliol prodigo’, riportata nel Vangelo di Luca; e sì, perché qualcosa di grosso sta da troppo tempo succedendo all’’immaginario collettivo’, se si sta premiando anche col ‘voto’ un personaggio che si permette il lusso, fra l’altro, di affermare che i vaccini fanno imbestialire il virus Covid facendolo diventare ancora più cattivo: e gli oltre 130 mila morti che ci sono stati a che cosa sono dovuti?
La cosa, cari amici, puzza e non poco, bisogna allora porvi rimedio subito, diversamente finirà che anch’io, per punirmi, mi turerò il naso e voterò Salvini e company.

PUBBLICATO 19/09/2021 | © Riproduzione Riservata





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