Consiglio comunale Va in scena il dibattito sul Dup (Documento unico di programmazione)
Redazione
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Nella giornata di ieri si è tenuta l’ultima assise comunale. All’ordine del giorno c’è stata la discussione e l’approvazione del Documento Unico di Programmazione. Il nuovo atto, non vincolante e modificabile in itinere, è stato introdotto da poco dal legislatore e si compone di due parti di cui la prima programmatico-politica e la seconda organizzativa ed economica, attraverso le quali si estrinsecano gli impegni progettuali che la giunta comunale intenderà mettere in campo nel triennio 2016/2018.
La seduta, protrattasi fino a tarda notte, è stata come prevedibile animata e caratterizzata da un’opposizione particolarmente attiva nei confronti del documento approdato in aula emendandolo, complessivamente, con più di 30 proposte. La presentazione generale del documento da parte del Sindaco è stata subito incalzata dal duo Viteritti-Cavallotti, ex consiglieri di maggioranza ora passati all’opposizione, i quali hanno denunciato varie carenze a loro avviso presentate dal testo: dalle mancanze rispetto alle linee generali di compilazione prescritte dalla legge fino alle carenze nei settori dello sport, dello spettacolo, della pubblica illuminazione che, secondo Cavallotti, è sempre più deficitaria eccezion fatta per la via ove è ubicata la residenza del sindaco che sarebbe stata “privilegiata” con un investimento di 80000 euro. Inoltre per Viteritti la pianificazione del programma di valorizzazione dell’artigianato, dell’industria e degli antichi mestieri sarebbe in pratica una misura spot dato che la giunta gli ha riservato solo 2000 euro di investimento. A rincarare la dose è stata poi la consigliera Vigliaturo, secondo la quale, il testo avrebbe gravissime carenze ( “sembra più che altro un libro dei sogni” cit.) in quanto molte missioni non sarebbero corredate dalle risorse adeguate e che inoltre soffrirebbe di diffusi copia incolla rispetto al bilancio di previsione. Da segnalare sempre da parte dalla Vigliaturo l’interessante emendamento sull’esenzione tributaria da parte dei cittadini meno abbienti valutati caso per caso dai servizi sociali. Secondo la democratica Mascitti “la maggioranza che solitamente considera ben poco il punto di vista dell’opposizione oggi propone un DUP nel quale la pianificazione prospettata non trova riscontro né attraverso delibere né attraverso previsioni economiche”. Tra le proposte della consigliera di San Giacomo si registrano interessanti spunti quali: la predisposizione di un piano di protezione civile per i disabili, i progetti di riqualificazione del centro storico e il censimento della terra con il quale si potrebbero assegnare terreni demaniali a quei giovani che intenderanno partecipare ai PSR. La prima difesa del documento arriva da Giulio Romagnino, secondo cui l’opposizione non sarebbe riuscita a cogliere la “visione” a lungo raggio del Dup che invece rappresenta una progettualità e un lavoro, da parte della maggioranza, che consentiranno di avere l’apertura del Teatro, del Palazzetto dello Sport, della Caserma e della piazza antistante la Basilica del Beato Angelo. Sempre Romagnino ha poi lanciato una stoccata al suo ex collega di maggioranza dicendo: “ Il consigliere Viteritti si è addirittura preoccupato di sovrapporre il Dup alla linee di compilazione. Peccato per lui che al documento non manca nulla. La programmazione fatta va verso il progresso. Questo è un atto di coraggio.” Il colpo della serata però lo mette a segno il capogruppo PD Pino Capalbo quando sorprende i consiglieri di maggioranza assenti e chiede ad un impreparato Presidente la conta del numero legale il quale puntualmente manca e costringe lo stesso Fabbricatore ad una interruzione di 10 minuti come previsto dal regolamento. Alla ripresa Capalbo ha gioco facile : “La richiesta del numero legale che ho fatto e che rientra nei nostri doveri dimostra come a questa maggioranza basta una defezione per andare sotto nei numeri e rappresenta ancora di più le vostre difficoltà. Per quanto riguarda il Dup penso che abbiate disatteso la fondamentale collaborazione con la minoranza dato che in commissione non abbiamo potuto discuterne in quanto anche li avete fatto mancare il numero legale”. Moltissimi gli emendamenti proposti da Capalbo tra i quali l’istituzione dell’ufficio legale, la creazione di una nuova isola ecologica, la predisposizione del bilancio sociale e la proposta di una sede decentrata del conservatorio di musica. A prendere la parola è stato poi il consigliere Pettinato che, da quanto si dice, nel consiglio precedente si è reso protagonista di una vera e propria sfuriata ai danni del Presidente Fabbricatore, e verso il quale avrebbe avuto parole tutt’altro che amichevoli con quali “ha sottolineato” a gran voce la sua “importanza” nell’ambito degli equilibri della maggioranza. Nel suo intervento ha rivendicato da un lato il diritto della maggioranza a bocciare gli emendamenti dell’opposizione e dall’altro ha fatto mea culpa per il fatto che il mancato funzionamento delle commissioni sia stato ascrivibile alle sue assenze, dovute a motivi di lavoro a suo dire. A concludere la discussione è stato infine il sindaco che respingendo tutte le accuse al mittente ha inoltre chiuso una diatriba che si era innescata con il consigliere Capalbo, il quale , ha sottolineato la responsabilità dell’ufficio ragioneria del comune innanzi ai debiti fuori bilancio che il consiglio ha dovuto riconoscere e che invece il sindaco ha sollevato da particolari responsabilità. La votazione finale sugli emendamenti si è conclusa 9 a 6 per la maggioranza e li ha visti tutti respinti. Stesso risultato per la votazione finale sul Dup che dunque, è stato approvato. |
PUBBLICATO 30/01/2016 | © Riproduzione Riservata
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