Che il CUP ce la mandi buona!
Gianluca Garotto
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Che la sanità in Calabria non funzioni in modo eccelso non è una novità, e Acri non fa eccezione. Purtroppo, però, a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini che possono aspettare anche diversi mesi prima di poter effettuare una visita specialistica o un esame diagnostico, sempre che riescano a prenotarli!!
Le peripezie per gli utenti della ASP, infatti, spesso iniziano al CUP, dove (almeno nel nostro paese) possono “tranquillamente” trascorrere anche un’intera giornata. A discolpa dell’ASP c’è da dire che i problemi che attanagliano il CUP di Acri sono numerosi, a partire dai terminali obsoleti, fino alla lentezza della linea internet (e non solo). Tutto ciò scatena, però, di frequente, l’ira degli utenti che vi si recano per risolvere i loro problemi e che si ritrovano, loro malgrado, a fare i conti con un sistema beffardo. Accade, infatti, che, dopo diverse ore di fila, i dipendenti chiudano gli sportelli (secondo un orario prestabilito), nonostante si distribuiscano i numeri fino a 2 minuti prima della loro chiusura, e gli utenti, giovani o anziani che siano, vedano vanificata la loro attesa e siano invitati (dai dipendenti) a ritornare il giorno seguente. Si da per scontato, dunque, che il “lavoro” dell’utente (che non voglia chiedere favoritismi) sia quello di aspettare in fila i LUNGHI TEMPI del CUP, come se non potesse permettersi di avere altri impegni, nonostante, spesso, si tratti di persone anziane, disabili o con importanti patologie, che preferirebbero trascorrere altrove il proprio tempo. Per evitare che, a causa dei problemi elencati, si perpetuino spiacevoli episodi di incomprensione tra utenti e dipendenti è necessario un cambiamento. Nella speranza che venga, al più presto, rivista l’organizzazione di un servizio estremamente importante per il paese, come il CUP, non possiamo, dunque, che affidarci alla sorte (non volendo ricorrere ad altri stratagemmi) perciò… che il CUP ce la mandi buona! |
PUBBLICATO 06/05/2016 | © Riproduzione Riservata

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