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Una giornata al Museo MACA

Foto © Acri In Rete
Monica Gallo - Mariannunziata Mele
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Sembra il titolo di un Film, in realtà è la nostra 1° uscita come Associazione “Insieme per Crescere”.
Tappa importante e forse  segnata da un po’ di scetticismo generale: il museo infatti spesso è visto come luogo “tetro e  noioso” dove non portare  i  bambini, potrebbero combinare guai, urlano e non prestano attenzione.
Invece  quella che abbiamo vissuto ieri è stata un esperienza unica!!
Appena arrivati ad Acri abbiamo visitato la chiesa piccola del Beato Angelo, dove ci ha accolto il  frate guardiano Pietro Amedola, il quale ci ha narrato la vita del Beato e  di come Padre Giacinto da Belmonte Calabro, lungimirante, ebbe  l’idea di far sorgere accanto alla piccola chiesetta la Basilica  in onore del Beato Angelo, oggi meta di tanti pellegrini.





Abbiamo visitato il piccolo chiostro, fulcro della vita dei padri cappuccini, arricchito oggi degli affreschi che rievocano i miracoli del BEATO.





Siamo passati quindi nella Basilica del Beato Angelo e grazie all’aiuto di Marco, guida volontaria, abbiamo ammirato la teca di vetro contenente le ossa ricomposte del beato, custodita gelosamente nella cattedrale.





La Basilica, molto grande, da sensazioni uniche al pellegrino che vi entra con fede. Mia figlia Elisa (7 anni) ha detto che nella chiesa si sentiva più calma e rilassata!
Quindi ascoltando la storia narrata dalla nostra sapiente ed infervorata guida, Massimo Garafalo, abbiamo camminato attraverso le stradine ripide del centro storico di ACRI e ammirato le antiche vestigia di palazzi e residenze appartenenti alle famiglie nobiliari acresi. Tra il vocìo allegro dei nostri bambini che si levava nel cielo terso ed assolato abbiamo raggiunto, sostandovi, la casa dove il 19 ottobre 1669 nacque il Beato Angelo.
Infine siamo giunti al Museo.





La nostra guida, Massimo, ci ha condotto entusiasmandoci tra le varie sale del Museo trasferendoci, attraverso la sua passione, la conoscenza dell’opera dell’artista contemporaneo e nostro conterraneo Silvio Vigliaturo.







Ed i nostri bimbi?...guardavano le opere con grande stupore, ammaliati da tele, colori, racconti e arte. Sono stati silenziosi, come rapiti dalle splendide forme e dal succedersi di colori di dipinti e sculture come catapultati in un magico caleidoscopio.
Il ns gruppo era composto da molteplici fasce d’età dai 3 anni agli over 70, ma tutti erano concordi: le opere del Museo Maca hanno regalato a tutti noi svariate sensazioni e tanta felicità.
I bimbi erano felicissimi di colorare e disegnare insieme e condividere un momento per loro unico: la loro felicità era tangibile.





Lorenzo ricorda le opere in vetro messe su un vulcano di sabbia, Elisa vuole imparare a fare queste sculture, Luigi che ha appena 3 anni si aggira curioso tra le sale, Francesco racconta alla sua mamma che si e’ divertito tanto e che è già pronto a ripartire per un’altra avventura...
L’arte è entrata nei loro cuori e vi farà stabile dimora!







Il dipinto piu’ bello?
Questo !!!



….quando l’ho visto seduto con il nipotino sprofondato serenamente fra le sue stanche ma ancora vigorose braccia non ho potuto trattenermi dallo scattare la foto…….vi ho scorto l’inizio della vita ed il suo compimento……vi ho scorto come un artista avrebbe attraverso una pennellata chiuso un cerchio……un cerchio chiuso in un abbraccio che conteneva passato presente e futuro…….e la commozione è salita su dall’anima.
A noi genitori ed ai nonni è rimasto il desiderio di altre scoperte. Ma sempre insieme.
Dimenticavo… tutte queste meraviglie si trovano a pochi km di distanza da noi, non sono nei musei Vaticani oppure al Louvre, ma semplicemente ad Acri! Visitare per credere, non ve ne pentirete!!!



PUBBLICATO 05/07/2016 | © Riproduzione Riservata





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