OPINIONE Letto 10798  |    Stampa articolo

Acri. Alberi e motoseghe

Foto © Acri In Rete
Angelo Gaccione
condividi su Facebook


Apprendo, con profondo dispiacere, che i superstiti platani di via Raffaele Capalbo, saranno a breve eliminati. Una parte di essi aveva di recente dovuto soccombere ad un primo perentorio assalto delle motoseghe, che ne ha interrotto quella magnifica linea prospettica che dal limitare dell’ufficio postale si estende (ancora per poco) oltre il palazzetto dello sport e la bocciofila, incrociando via Aldo Moro.
Il lungo dritto filare di questi splendidi alberi, conferiva dignità di viale ad una zona considerata impropriamente residenziale e che sta sperimentando tutti gli errori e gli orrori di una urbanizzazione selvaggia e senza criterio alcuno, com’è possibile vedere se - di vedere - naturalmente, si ha voglia.
Percorrere questo viale a piedi era oltremodo piacevole: ombra, frinire di cicale e cinguettii di ogni sorta che ti deliziavano: un regalo e un privilegio che non tutti i centri urbani possono vantare.
Si taglia per far posto ad una pista ciclabile e perché le radici delle piante pare abbiano creato delle gobbe ai marciapiedi. Queste sono le motivazioni a quanto pare, e questo è quanto mi è stato dato di appurare.
Se davvero stanno così le cose, siamo al ridicolo. Non solo non ho visto in tutti questi anni una sola bicicletta lungo questa direttiva (Acri è un ossessivo e perpetuo carosello di auto e di moto), ma se era necessario costruire un moncone di pista ciclabile lungo tale percorso (con cosa si raccordi e dove sia diretto resta un mistero), bastava farlo scorrere a fianco del marciapiede; quanto alle gobbe bastava una semplice opera di risistemazione, come avviene in qualsiasi città dove esistono alberi. Vi immaginate che per un semplice problema di radici Roma abbatta i secolari alberi dei suoi viali o dei lungotevere?
Con una trasversale compiacente concordanza, presto lo scempio si compirà definitivamente. Quando l’ignoranza, la stupidità e l’incoscienza si alleano, gli esiti non possono che essere rovinosi. Chi lo avrà autorizzato, chi lo avrà eseguito e chi lo avrà lasciato compiere senza muovere un dito, dovrà assumersene per intero la responsabilità e la vergogna. Io, per quanto mi riguarda, sto dalla parte degli alberi abbattuti e che si abbatteranno.
Contro tutti loro.




PUBBLICATO 19/07/2016 | © Riproduzione Riservata



L'offerta informativa di Acri In Rete restera' gratuita, senza barriere digitali che limitino l'accesso a notizie, inchieste e approfondimenti.
Se credi in un giornalismo libero, indipendente e impegnato a dire la verita', la tua donazione puo' diventare un sostegno concreto alle nostre battaglie.
La tua donazione sara' davvero una (bella) notizia.











Ultime Notizie

NOTA STAMPA  |  LETTO 49  
Questione Tari. Aumenti, errori, servizi non espletati e rischi di rimborso. Interrogazione del consigliere comunale Palumbo
Non si placano le polemiche riguardo la questione Tari ampiamente... ...
Leggi tutto

FOCUS  |  LETTO 727  
Focus politica. Gruppi consilari. Ecco perché la maggioranza è stata costretta a fare dietrofront
Per capirci di più e meglio sulla questione Gruppi consiliari, uno degli argomenti più dibattuti nell'ultimo mese, abbiamo incontrato l'avvocato Dario Sammarro che, insieme al prof. Renato Rolli, ha d ...
Leggi tutto

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 232  
Un natale qualunque
Quel giorno il vecchio al pascolo aveva preso troppo freddo ed era finito per beccarsi una brutta influenza...I minuti continuavano a scorrere formando le ore e fuori il vento fischiava confondendosi ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1642  
Pubblica illuminazione: domani in Consiglio comunale una scelta che può legare Acri per 25 anni. La maggioranza si fermi!
Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di domani, previsto per le 11, ve ne è uno di estrema importanza e che riguarda la riqualificazione e l’efficentamento della pubblica illuminaz ...
Leggi tutto

LA RECENSIONE  |  LETTO 443  
Su “Questo paese”. Il luogo che abitiamo condiziona irrimediabilmente chi diventiamo
"Questo paese", di Francesco Siciliano è un romanzo che si inserisce con delicatezza e potenza nella tradizione del realismo meridionale, ma con la freschezza dello sguardo pre-adolescenziale. ...
Leggi tutto