OPINIONE Letto 3978  |    Stampa articolo

Il buio ad " Altopascio"

Foto © Acri In Rete
Franca Ferraro
condividi su Facebook


Ho apprezzato molto l'articolo di Vincenzo Rizzuto che ha segnalato all'attenzione pubblica lo scempio fatto mettendo le sbarre alle finestre del liceo classico che ha assunto la veste di un carcere. Ne condivido in pieno il contenuto e mi associo alla sua sofferta denuncia.
Io pongo alcuni interrogativi a cui vorrei tanto venisse data una chiara risposta:
1. chi ha partorito questa idea;
2. per quali finalità;
3. in quale scuola al mondo esistono le sbarre alle finestre? Quelle sbarre umiliano la nostra coscienza democratica, perchè rimandano ad una visione della scuola come luogo di oppressione, di dominio, di ottuso potere, mentre una scuola che assolve alla nobile funzione cui è chiamata è un luogo di accoglienza, aperto al mondo,una palestra in cui si apprende l'esercizio alla libertà.

Colpiscono il nostro occhio e la nostra mente e, oltre a ledere fortemente la visione di una scuola moderna, fanno toccare, quasi fisicamente, l'incuria con cui viene trattato il territorio in tutte le sue componenti , non solo sotto l'aspetto funzionale, ma anche in quello estetico, stravolgendone e mortificandone spesso l'immagine. A riguardo si pensi all'orrendo passamano posto sulla gradinata di San Francesco, che grida vendetta e che si spera, venga saggiamente rimosso nel futuro, recuperando almeno un pò la veste originaria di uno dei luoghi più belli di Acri.
"Nessuno ulula come lupo mannaro ad Altopascio", sostiene Vincenzo Rizzuto, lo sottolineo e mi associo al suo accorato invito alla partecipazione, aggiungendo che non si può stare sempre e solo "a guardare", dimenticando che, nella misura in cui si assiste indifferenti a tutto quello che ci accade attorno, si diventa corresponsabili delle scelte fatte da altri.

PUBBLICATO 20/09/2016 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

CULTURA  |  LETTO 273  
A proposito del Collegio di Sant’Adriano: ecco cosa scrive Anselmo Lorecchio
Usa la locuzione latina “ab imis” il giornalista Anselmo Lorecchio (1843.... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1295  
Sogno '95
Acri è come un sogno, che ci si arrivi dalla strada della frana o dalla galleria, benvenuti nella città di Sant’Angelo, il centro si stende sonnolento fra il verde e l’azzurro del cielo che copre le s ...
Leggi tutto

FOCUS  |  LETTO 1947  
Focus. Fiori e piante. Passione, formazione e innovazione
Non solo ha deciso di restare ad Acri ma Francesca Orfello ha rinnovato la sua attività che le sta dando molte soddisfazioni. Ama definirsi fiorista, un lavoro che porta avanti con passione, cura, for ...
Leggi tutto

CURIOSITA'  |  LETTO 257  
Charles Didier in tour nei primi anni dell’ottocento a San Demetrio e in altri paesi
“Io partii da Corigliano un bel mattino d’autunno; lasciando a malincuore le sue torri feudali, il suo triplice acquedotto, le sue boscaglie d’arancio, m’avviai verso le colonie albanesi di San Demetr ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 1105  
I nostri venti anni con le borse di studio
Nel 2004, era il mese di marzo, precisamente il 24, al giovane Gianluca Garotto, dottore in scienze politiche, viene in mente un’idea risultata essere poi vincente. Quella di creare un sito internet c ...
Leggi tutto