La Notte dei Licei
Bruno Tarantino
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A volte, riflettendo tra me e me, mi sono chiesto se la scuola contribuisca a creare i futuri Dirigenti della nostra società, osservando, spesso, i comportamenti puerili di molti nostri studenti, e molte volte mi sono chiesto perché i futuri alunni, uscendo dalla Scuola Media, si sarebbero dovuti iscrivere al Liceo Scientifico o al Liceo Classico, in questo caso il “ V. Julia “ di Acri; cosa avrebbero avuto in cambio da Dirigente, Docenti, personale ATA , dall’iscrizione nella nostra scuola?
Il 20 gennaio si è svolta la prima edizione della “ Notte del Liceo Scientifico “ e contemporaneamente la “ Notte del Liceo Classico” , e questa è stata l’occasione per avere molte risposte ai miei dubbi e quesiti. La “Notte del Liceo” ha rivelato le straordinarie capacità ed il grande talento dei nostri alunni, le grandi doti di fantasia, organizzazione, spontaneità, preparazione, che hanno trasformato una bella ed insolita serata in qualcosa di magico e coinvolgente. Osservando quotidianamente i preparativi dei nostri ragazzi, nulla mi aveva dato l’impressione di ciò che poi si è rivelato ai miei occhi, entrare nei nostri Istituti, negli spazi dove, abitualmente, la solennità delle lezioni e la nuda “ cronaca “ dei libri la fanno da padrone, e vederli trasformati in palcoscenici dove l’Arte si mescola alla Scienza in un binomio mai noioso e fine a se stesso, mi ha illuminato su come vorrei che fosse la nostra scuola, non solo didattica, essenziale ed indispensabile, ma volano di sviluppo di quelle personalità che ci rendono migliori e fanno progredire la nostra civiltà. Ebbene, questo probabilmente accade. Vedere ragazzi che spiegano l’informatica e la matematica con padronanza assoluta, sentire recitare in inglese o declamare versi di Opere monumentali in dialetto, ma anche recitare in greco, latino, creare e far rivivere momenti di età arcaiche ormai perse nei tempi, ma base della nostra civiltà, osservare movenze ed ascoltare musiche e voci straordinarie fanno della scuola, della “ nostra scuola”, fucina di eccezionali talenti. Credo che tutto ciò non avvenga per caso, certo, molte doti e capacità sono curate fuori dalla scuola, ma mi piace pensare che tutto abbia inizio da qui. Forse anche quelle regole , che a molti sembrano severe ed insopportabili, ma che, magari, oggi qualcuno rivaluta, possano servire a giungere a questi risultati. Tante volte vediamo l’erba del vicino sempre più verde, ma non è cosi, dobbiamo convincerci, anche rispetto al resto d’Italia, d’Europa e del Mondo che non siamo secondi a nessuno, nonostante gli svantaggi sociali ed ambientali. Un plauso va al Dirigente Scolastico, a tutti i Docenti e al personale della scuola che hanno aiutato i nostri alunni, senza mai essere invadenti ma lasciando loro la più completa libertà nell’organizzazione e pianificazione. Vorrei che i ragazzi e le loro famiglie che dovranno iscrivere i propri figli alla scuola superiore vedano ciò che gli alunni del” Liceo Julia “ hanno fatto, cosa sono stati capaci di creare. Spero che questo possa essere la base per un futuro radioso, ambizioso, spero che tutti capiscano che anche qualche errore è sempre e comunque fatto in buona fede, nell’interesse dei ragazzi, spero che anche nei “ quartieri alti ” vedano cosa è stato creato con mezzi esigui a disposizione, spero che i ragazzi amino sempre ciò che faranno, unica certezza per il futuro, spero….. |
PUBBLICATO 23/01/2017 | © Riproduzione Riservata
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