POLITICA Letto 7762  |    Stampa articolo

Verso le elezioni. Contraddizioni, bocciature e cambi di casacca. 16 liste 250 candidati

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
condividi su Facebook


Mancano oramai poche ore alla presentazione di liste e simboli. Il termine ultimo, difatti, è sabato 13 alle 12.
Al momento i candidati a sindaco sono quattro: Pino Capalbo, sostenuto da sette liste, ovvero Pd, Acri in comune, Sinistra italiana, Nuovi orizzonti per Acri, Movimento Acri democratica, uniti La Mucone e Liberamente, Anna Vigliaturo da Centristi per Acri, I moderati di Acri e Udc, Mario Bonacci da Progressisti per Acri, Noi Acri e Democratici per la legalità, infine Maurizio Feraudo da Cattolici progressisti, Progetto Europa e Cittadini in movimento.
Alla fine, quindi, le liste dovrebbero essere sedici per un totale di duecentocinquantasei candidati.
La bocciatura. A meno di sorprese dell’ultima ora, non faranno parte della competizione i grillini.
Se così fosse sarebbe la seconda volta consecutiva che il Movimento Cinque Stelle non partecipa alla competizione comunale, sebbene la presenza sul territorio di due Metup.
Secondo indiscrezioni, pare, che i vertici nazionali abbiano deciso di non dare il simbolo né all’uno né all’altro gruppo pur apprezzandone l’impegno ed il lavoro svolto attraverso manifestazioni ed iniziative.
In casi come questi il M5S, preferisce, evidentemente, non concedere il simbolo al fine di non creare ulteriori divisioni tra le varie fazioni.
Se i grillini non saranno della competizione sarebbe una grave bocciatura.
Le contraddizioni. Il Partito Democratico preferisce allearsi con Sinistra Italiana, che a livello nazionale è dall’altra parte, piuttosto che con i Centristi di Casini, che, come risaputo, sono parte integrante del Governo Gentiloni e, quindi, del Pd. In realtà, pare, che il Pd abbia “rifiutato”, sebbene molte pressioni, l’accordo con i casiniani che qui possono contare sugli ex Udc, Trematerra in primis.
Una vicenda che merita un approfondimento.
Appena quattro mesi fa, l’intero Udc locale aderisce al Movimento di Casini che è collocato nel centro sinistra, abbandonando, dopo molti anni, l’Udc, posizionato nel centro destra.
Il divorzio avviene non senza polemiche e accuse reciproche. Casini da una parte, Cesa dall’altra, dunque ma la scissione inizia nel mese di dicembre quando, in occasione del referendum costituzionale, i casiniani si schierano per il Si e l’Udc per il No.
A gennaio la frattura non senza gravi conseguenze. Michele Trematerra viene anche deferito ai probiviri “per l’atteggiamento tenuto nei confronti della competizione referendaria, non in linea con le decisioni del partito.”
A febbraio si tiene il congresso regionale dell’Udc e dopo quasi quindici anni non compaiono nel direttivo né i Trematerra né loro seguaci.
Oggi, però, Udc e Centristi di Casini sono nuovamente assieme per sostenere Anna Vigliaturo.
A quanto pare saranno molti i cambi di casacca, ovvero quei candidati che solo quattro anni fa erano dall’altra parte, schierati con partiti diversi da quelli attuali.
Le discese ardite e le risalite sono i percorsi politici di tanti candidati, che abbandonando anche il loro punto di riferimento umano, senza scrupoli e tentennamenti, hanno deciso di cambiare schieramento.

PUBBLICATO 11/05/2017 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

NEWS  |  LETTO 1740  
Sorpassometro di Acquappesa illegittimo?
Dopo quella degli autovelox, risultati illegittimi perché non omologati e perché installati su strade prive di banchina, un’altra mannaia si sta abbattendo sugli automobilisti, questa volta su quelli ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1086  
Abbiamo incontrato il sindaco Capalbo ma non abbiamo avanzato nessuna richiesta
In riferimento all’articolo pubblicato in data 28 ottobre 2025 dal quotidiano di informazione on-line Acri in Rete, il partito di Sinistra Italiana–Sezione di Acri ritiene doveroso fare alcune precisa ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2691  
L'albero potato
Ieri è stato il mio primo giorno ad Acri e che non potesse essere un ritorno felice al passato era prevedibile. È un pensiero che avevo portato con me, gli ho fatto spazio senza averne piacere in vali ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 2044  
Il sindaco Capalbo strizza l'occhio a Sinistra Italiana. Verso un nuovo rimpasto di giunta?
Nella maggioranza di centro sinistra destra il voto regionale è stato archiviato dopo attente analisi e qualche recriminazione. Ora l’attenzione è rivolta alle comunali del 2027. Mentre il centro des ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 966  
Il desiderio di una vita
Lei era una donna africana, giovane, poco più che quarantenne, sola, sfortunata, malata terminale di cancro. Era arrivata in Italia con il suo unico figlio, piccolo, piccolo, sfuggendo alle guerriglie ...
Leggi tutto