Si terrà venerdì 3 settembre l'udienza del Tribunale della Libertà, che dovrà pronunciarsi in merito al ricorso presentato dal collegio difensivo di Salvatore Abruzzese.
Gli avvocati Manes, Cerenzia e Pugliese chiedono per il loro assistito la revoca della custodia cautelare, in subordine la concessione degli arresti domiciliari.
Abruzzese, che è attualmente rinchiuso nel carcere di Castrovillari, è in stato di detenzione dallo scorso 3 agosto.
E' accusato di avere usato violenza nei confronti di una ragazza diciottenne albanese, dopo averla costretta a seguirlo, con le minacce, nel suo appartamento.
"Totonno", come è da tutti conosciuto ad Acri, ha fornito una versione dei fatti di quella sera del tutto diversa.
Egli afferma di non avere in alcun modo abusato della ragazza, di non averla picchiata e tantomeno di non averla sequestrata.
Il 3 agosto scorso i Carabinieri di Acri intervennero in seguito alla denuncia della nonna della ragazza, che riferì ai militari di avere ricevuto una telefonata d'aiuto dalla nipote, dalla casa di "Totonno".
I carabinieri in effetti trovarono la diciottenne albanese nell'appartamento di via Julia, dopo che Abruzzese aveva negato che si trovasse lì.
Lei era avvolta in una coperta, nei pressi del letto.
Ha accusato "Totonno" di averla sequestrata e violentata, dopo averle praticato dei tagli sull'addome e sulle cosce con un taglierino.
In seguito rifiuterà la visita ginecologica.
Diversa la versione del presunto aguzzino e violentatore.
"Totonno" sostiene che è stata la ragazza a bussare alla sua porta.
Una volta dentro, Abruzzese avrebbe notato le ferite sul suo corpo e avrebbe telefonato al 118 per un immediato soccorso.Tutto qui.
In queste settimane gli avvocati difensori si sono attivati per cercare dei riscontri circa le affermazioni del loro assistito.
Egli avrebbe chiamato in causa anche una possibile testimone, che potrebbe rendere quantomeno incongruenti le affermazioni della ragazza.
In più vi è la telefonata fatta da Abruzzese al 118.
Quest'ultimo riscontro sarebbe già stato accertato.
Nel frattempo si è messo in modo un autentico meccanismo di solidarietà nei confronti di "Totonno". La vicenda ha spaccato il paese in due. Si è costituito un comitato spontaneo che non vuole emettere giudizi che spettano solo ai giudici, ma che vuole far sentire la voce di tantissimi cittadini pronti a testimoniare che, in attesa che vi sia un pronunciamento del Tribunale, "Totonno" non merita la taccia di "mostro".
E' stata organizzata una raccolta di firme che ha registrato l'adesione di tanti che conoscono Abruzzese e che non riconoscono nell'immagine che alcuni organi di stampa hanno diffuso quella persona conosciuta e apprezzata, soprattutto perché sempre pronta a dare una mano a tutti.
Anche questi cittadini sono impazienti di conoscere la verità su questa vicenda.
La ragazza albanese, poco più di un anno fa, ha denunciato un gruppo di connazionali per i medesimi reati.
Dei sette presunti violentatori, tre sono stati prosciolti e hanno presentato querela per calunnia nei confronti della ragazza, mentre gli altri quattro sono in attesa di giudizio.