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Il pulmino della discordia!

Redazione
Foto © Acri In Rete
Ormai la diatriba fra la maggioranza e l'opposizione sta palesando il paradossale.
E si ... i problemi del centro storico acrese si risolvono con un pulmino che attraversa la città e "raccoglie" fra i vari rioni della città, i ragazzi che andranno alla prima elementare nel plesso di Padia!
La diatriba sembra essersi risolta con un intervento del Tar della Calabria, il quale ha annullato la decisione del governo cittadino di sopprimere gradualmente il servizio di trasporto gratuito dei bambini che frequentano il plesso di Padia.
Ma il problema rimane.
Se da un lato ci troviamo d'accordo con l'amministrazione comunale, che voleva chiudere un servizio di trasporto gratuito, sfruttato SOLO da genitori che approfittavano di una determinata situazione, a cui non interessava il problema che, un plesso scolastico potesse chiudere per mancanza di bambini; dall'altro non possiamo che criticare l'assenza di qualsiasi politica, da parte dell'amministrazione, nei confronti del centro storico cittadino.
E' quindi i problemi che il rione Padia ha, non possono essere risolti con un pullman, che porta dei bambini dove i bambini non ci sono.
Le varie associazioni che si sono affacciate nell'annosa diatriba, hanno pensato bene di risolvere i problemi a colpi di legge, invece di pensare al bene dei bambini e soprattutto al bene del paese.
Per il bene del paese l'amministrazione dovrebbe guardare oltre, ma non tanto, facendo un giro a Cosenza forse capirebbe che una politica per il centro storico esiste.
La ricetta sembra essere facile, per far rivivere un rione come Padia, basterebbero alcune cose: creare dei servizi, così come è stato fatto per Cosenza.
Cosenza con un centro storico fra i più belli d'Italia, ha creato quei servizi, che hanno rivitalizzato un'intera zona, che ormai era posta ai margini della città.
Ma le dolenti note non arrivano solo dalla maggioranza, la minoranza, con in testa i DS, hanno fatto una crociata contro "un provvedimento lesivo dei diritti dei bambini".
Purtroppo assistiamo, ogni giorno che passa, ad un decadimento della politica della sinistra acrese, non più incentrata alla difesa dei diritti di tutti, ma incentrata su cosa l'amministrazione comunale fa o non fa.
Stiamo arrivando al punto di non ritorno, un punto dove una sinistra lacerata da conflitti interni, pensa a risolvere i suoi problemi mettendo la testa sotto la sabbia, come fanno gli struzzi.
Se la sinistra ambisce a diventare la nuova guida del paese, dovrà fare un grosso esame di coscienza e fare delle proposte concrete, su come affrontare i grandissimi problemi, che un paese come Acri ha, migliorando tutti i servizi, migliorando la qualità della vita e non solo quella della auto e di qualcun'altro, così come questa amministrazione sta facendo, sventrando montagne e allargando traverse con buche annesse.
Speriamo che il prossimo 27 Aprile possiamo assistere ad un miglioramento delle condizioni attuali, ma visto quali sono le premesse, la speranza sembra essere spacciata!

PUBBLICATO 24/9/2004

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