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Il sindaco sfiducia Cervellati.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
L'ultima seduta del consiglio comunale ha finalmente fatto chiarezza circa il nuovo Piano Regolatore Generale. L'ha fatta dopo molte illazioni, generate dai silenzi che per mesi hanno coperto, a mo' di velo, l'intera questione. E' stato proprio il sindaco Nicola Tenuta ad ammettere che vi sono dei problemi con il prof. Pierluigi Cervellati, incaricato di redigere il Piano. Il celebre urbanista aveva ricevuto l'incarico, nel 1995, da una giunta di centrosinistra, all'epoca guidata dal sindaco Pasquale Zanfino. L'amministrazione comunale attuale, di centro-destra, a distanza di diversi mesi dal suo insediamento, decise di confermare l'incarico. Tuttavia a Cervellati vennero fornite delle direttive diverse rispetto a quelle precedenti. L'impostazione del suo lavoro fino a quel momento prevedeva il recupero del suggestivo centro storico e il blocco, pressoché totale, per diversi anni, delle costruzioni nel centro abitato. Quest'ultimo punto non piacque agli attuali amministratori, che chiesero a Cervellati di modificarlo. Questo avveniva circa tre anni fa. Sembrava che non dovessero esservi problemi tra amministrazione comunale e il tecnico incaricato di redigere il nuovo strumento di programmazione urbanistica. Tanto che in Consiglio Comunale amministratori e consiglieri di maggioranza si dicevano sicuri che entro pochi mesi le bozze del nuovo Piano Regolatore sarebbero state pronte. Le date che via via venivano fornite subivano sistematici slittamenti. Questo andazzo è andato avanti fino a giovedì scorso. Quando, incalzato dalle opposizioni, il primo cittadino ha dovuto ammettere che con il prof. Cervellati vi sono diversità di vedute, probabilmente insormontabili. In ogni caso, questa ammissione era nell'aria, considerato che qualche voce ufficiosa incominciava a circolare anche fuori dal Palazzo di Città. Sarebbe stato comunque quantomeno improbabile, anche in presenza di un rapporto idilliaco tra Cervellati e amministrazione comunale, pensare che la questione si potesse affrontare in questo momento. Tra pochi mesi si vota per le elezioni comunali e certo la maggioranza di centro-destra non si sarebbe suicidata affrontando un problema che in una coalizione di governo crea sempre tensioni e spesso divisioni. A questo punto molto dipenderà dall'esito delle prossime consultazioni. Se dovesse prevalere nuovamente il centro-destra sarebbe fisiologico rimuovere dall'incarico, dopo dieci anni, l'insigne urbanista. Qualora al governo della città dovesse invece tornare il centrosinistra, con ogni probabilità si riprenderebbe proprio con Cervellati quel discorso interrotto qualche anno fa. Nel frattempo l'amministrazione comunale certo non attende l'approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale per imprimere alla città l'impostazione urbanistica che ritiene opportuna. Il nuovo Piano, in ogni caso, dovrà prendere atto delle modifiche, talora anche profonde, che in tal senso sono state fatte negli ultimi anni.

PUBBLICATO 5/10/2004

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