La notizia della decurtazione del Fondo sollievo alla disoccupazione, a opera della Regione Calabria, ha provocato l'immediata reazione delle organizzazioni sindacali.
La Regione Calabria ha proceduto alla definitiva assegnazione delle somme, per un importo complessivo di euro 13.000.000, per fondi a sostegno dell'occupazione, ovvero (ex fondo sollievo alla disoccupazione), a favore dei comuni che ne fanno parte.
La Cgil Cisl e Uil di Acri nei giorni scorsi avevano lanciato l'allarme di una riduzione della cifra storica dell'ex fondo sollievo di Acri, e per questi motivi, con tutti i lavoratori, si sono recati presso la giunta regionale.
"Nonostante l'accordo con il dottore Calvano - spiega Domenico Vuono, segretario della Cgil , che per conto della giunta regionale riconfermava le giornate e la retribuzione percepita nell'anno 2003, oggi con amara sorpresa constatiamo il venir meno all'impegno preso. Infatti, nonostante i finanziamenti regionali per l'ex fondo sollievo passino dai 10.000.000 di euro del 2003 ai 13.000.000 del 2004, ciò per Acri ha significato un arretramento delle somme, passando dai 3.331.000 euro del 2003 ai 2.806.616 del 2004. Così i lavoratori, che dopo un ventennio di continue battaglie erano riusciti ad ottenere e consolidare almeno per gli ultimi tre anni un numero di 156 giornate lavorative, ora vengono beffati. Come mai l'amministrazione comunale di Acri all'allarme lanciato dal sindacato non ha messo in campo nessuna iniziativa contro la Regione Calabria a difesa del finanziamento?"
"I sindacati non consentiranno - continua Vuono - che le conquiste salariali siano messe in discussione, pertanto chiedono all'amministrazione comunale di Acri, al fine di salvaguardare i diritti acquisiti, di mettere in campo tutte le iniziative necessarie a difesa della riconferma del finanziamento. Le organizzazioni sindacali ed i lavoratori di Acri già in stato di agitazione chiedono il sostegno di tutte le forze politiche, ed annunciano un'assemblea permanente nella casa comunale".