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La visita di Prodi a Cosenza.

Francesco Foggia
Foto © Acri In Rete
La visita del Professore in Calabria era proprio necessaria. La tappa a Cosenza, poi, è stata un toccasana! E’ possibile, così, concepire un altro modo di governare l’Italia, di rilanciare l’entusiasmo, di essere cittadini italiani o europei, di dare valore ed importanza ai fatti ed alle cose, di discutere di problematiche mondiali o di affrontare quelle quotidiane, di rapportarsi agli altri, di poter sognare, ma anche di poter concretizzare nelle regole della democrazia e nel rispetto degli altri; tutto ciò è veramente possibile! Forse, lo abbiamo capito man mano che il Professore ascoltava, parlava, discuteva, sorrideva o alludeva.
Non ha ingigantito né le sfide né le speranze che attendono non solo la Calabria, ma qualsiasi altra Regione o l’Italia tutta.
Non ha nemmeno minimizzato le problematiche. Siamo chiamati tutti a metterci in gioco, a credere nelle nostre possibilità, a utilizzare le risorse che languono proprio laddove è più forte la rinuncia all’impegno o la speranza negli altri. E’ una sfida come le tante che vengono affrontate e vinte ogni giorno dalle società che sono all’avanguardia per le conquiste civili, economiche e culturali.
Come sono una sfida alla democrazia le Primarie del 16 ottobre in seno all’Unione.
Il cittadino non deve considerare come valore la “politica” che si affida ai calcoli, alle strategie, alle congetture, alle convenienze o alla stoccata al momento opportuno. Bisogna che contempli un altro modo di fare politica: quello che si fonda sulla partecipazione del singolo alla conduzione della vita collettiva.
Senz’altro il calore dei cosentini è stato grande, ma è destinato a crescere perché gli stimoli alla partecipazione innescati dai dibattiti sul TIR giallo non sono stati pochi.
Nella discussione una sola certezza è risultata di immediato dominio pubblico: le scuse che il Professor Prodi aspetta per le calunnie ricevute da parte dei "berluscones" sull’affare Telecom Serbia non arriveranno mai. Non si ha alcuna fiducia sulla serietà di quella gente!
Alla prossima occasione saremo senz’altro di più e si dovranno vedere più bandiere al vento, anche con la pioggia: le nostre hanno più colori ed i colori sono più intensi!

PUBBLICATO 7/10/2005

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