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"Fantasie e realtà" la nuova raccolta di rime in vernacolo acrese di Luigi Ginese.

Cinzia Gencarelli
Foto © Acri In Rete
È stato presentato nei giorni scorsi, l'ultimo lavoro letterario di Ginese, nella suggestiva cornice della sala convegni della comunità montana Destra Crati.
Rispetto alla sua prima raccolta "I ricordi di una vita", presentato al pubblico ben sette anni fa, la quale raccoglie versi che narrano di fatti successi, di battute di caccia e di cari ricordi del poeta, avvenuti durante la sua vita; nel suo nuovo lavoro letterario, Ginese, parla di vecchie usanze e dei modi di vita della gente di un tempo, nelle campagne ed in paese, descritte scrupolosamente racchiudendoli in composizioni poetiche in dialetto acrese.
Quarantatre poesie, alcune scritte tra il '71 ed il '73 quando l'autore si trovava per lavoro a Terranova Bracciolini, che parlano della sua città Acri, della contrada Gioia dove è cresciuto con la sua famiglia, dello stare bene in compagnia, della natura, del Beato Angelo d'Acri, dei sentimenti e del rito dell'uccisione del maiale.
Ginese nato e cresciuto nella sua adorata contrada Gioia, da una famiglia modesta dedita ai lavori di campagna, da anni coltiva la passione per la composizione in versi di satire e poesie in dialetto acrese, tramandando alle nuove generazioni il valore del dialetto, difendendo l'importanza delle espressioni letterarie e culturali dialettali che oggi, purtroppo vanno scomparendo.
Ad introdurre la presentazione del libro Irene Reda, nota nel centro presilano, quale artefice delle serate di poesie che da qualche mese si tengono in città, ed a seguire poi gli interventi del prof. Salvatore Servino, nipote dell'autore, del prof. Giuseppe Fiamma e dello storico nonché direttore del periodico locale Confronto, Giuseppe Abbruzzo.
La serata allietata dalla melodica musica eseguita dal quartetto "J. Françaix" composto dai maestri Claudia Pochini (flauto), Manuel Reale (oboe), Giampiero Ginese (clarinetto) e Lucino Grosso (fagotto), i quali hanno eseguito musiche di J. Francaix, E. Bozza, A. Piazzola e J. Ibert, e dalla lettura di alcuni versi di Ginese, ha riscaldato gli animi ed i cuori dei tanti presenti, amici, parenti, i quali hanno voluto condividere insieme al poeta questa sua nuova fatica letteraria.
Luigi Ginese
, affettuosamente ha voluto poi ringraziare i presenti in versi concludendo con una poesia dedicata a Irene Reda.

PUBBLICATO 9/11/2006

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