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Inesattezze in Consiglio Comunale!

Maurizio Garotti
Foto © Acri In Rete
Premessa
Per comprendere le parole che sto per scrivere conviene leggere i precedenti interventi:
- 40 paia di braccia per il comune;
- Precisazione in merito della signora Angela Forte;
- Lettera aperta all'assessore Bonacci.

Gli ultimi 30 minuti del Consiglio Comunale di ieri sera, hanno fatto emergere tutta l'inconsistenza politica e la superficialità decisionale della maggioranza in materia di volontariato e Servizio Civile.

Punto primo.
Sarà stata l'ora tardi, ma l'assessore Gabriele in una breve precisazione ha dato dell'incompetente al sottoscritto (perché cercarmi, allora, la sera del 20 febbraio?) ma, soprattutto, ha detto che sul territorio paesano non c'erano le competenze necessarie per gestire progetti di Servizio Civile dicendo, quindi (mi si passi la facile deduzione, purtroppo, l'unica interpretazione possibile delle sue parole) che il volontariato che vive e cresce nella comunità acrese è incompetente per le materie sociali.
Sarà Assessore! Forse non è tutt'ora a conoscenza che sul territorio acrese da più di tre anni si attuano progetti di Servizio Civile e da sempre si interviene nel sociale agendo là dove l'Ente Pubblico Comune non può o non vuole agire.
Lo stesso assessore ha, poi, detto che il Comune avrà il servizio civile nell'anno 2006, cosa detta anche da Angela Forte alla quale l'Amministrazione Comunale affida le sue risposte (magari potrebbe, Assessore, chiarirci lei il ruolo della Forte!? Niente di personale, tra le altre cose la Forte è molto simpatica, ma sarebbe opportuno far conoscere il suo ruolo).
Impossibile Assessore, perché nel 2006 partiranno i progetti presentati nel 2005 e l'accordo di partenariato stretto dall'Amministrazione non può avere valore retroattivo (pagina 12 della circolare del 2 febbraio 2006 "Norme sull'accreditamento degli enti di servizio civile nazionale" della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio Nazionale per il Servizio Civile). Se il comune riuscirà ad avere il servizio civile nel 2006, sinceramente mi porrò la domanda se è nello spirito della Legge che recita: l'offerta rivolta ai giovani deve essere chiaramente definita e comunicata in modo trasparente!
Mediti assessore!

Punto secondo.
L'Assessore Bonacci non ha capito perché ho indirizzato la lettera aperta a lui e non all'Amministrazione Comunale, lasciando anche intendere che le mie parole erano offensive e passibili di chissà quale provvedimento. Non posso che dire che non cambierei una virgola di quella lettera e, poi, l'Assessore dovrebbe quanto meno riconoscermi un po'di intelligenza politica, in quanto il momento amministrativo particolare presupponeva che lui e solo lui, doveva essere il mio interlocutore, anche alla luce di quanto da lui detto in pubblico in merito alla delibera n. 27 del 21 febbraio 2006.
L'Assessore Bonacci ha, poi, auspicato un chiarimento personale e privato della questione, per me va bene; se avvenisse in modo riservato senza coinvolgere le associazioni di volontariato sarebbe meglio, in quanto sono l'unico e il solo responsabile di quanto detto e scritto nei miei precedenti articoli (magari le porterò in omaggio il breve saggio "le leggi fondamentali della stupidità umana" di M. Cipolla, riferimento letterario che lei non deve fraintendere. Le esprimerò, magari, come questa scelta del Comune in materia di Servizio Civile colpisce in pieno il volontariato paesano).

Punto terzo.
Il punto più dolente arriva ora (soprattutto perché giorni addietro avevamo avuto un colloquio privato in cui ci eravamo chiariti!), perché il consigliere Capalbo dei Ds, nonché avvocato, rispondendo al Consigliere De Vincenti sempre sul tema del Servizio Civile, lo ha accusato di non aver letto la circolare 2 febbraio 2006 "Norme sull'accreditamento degli enti di servizio civile nazionale" della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. Si metta in fila consigliere Capalbo, sono io ad aver mosso per primo la stessa sua accusa agli Assessori (si vedano i miei articoli precedenti!) e ora la estendo anche a lei che ha testualmente detto: "il comune non poteva accreditarsi in base all'articolo 3 della circolare perché non aveva i requisiti necessari di attività continuativa da almeno tre anni".
Avvocato, legga bene!
Il Comune svolge attività da molto più di tre anni nei settori in cui i ragazzi dovrebbero essere impiegati (dal sociale, al culturale, insomma quelli previsti nella Legge 64 del 2001) e se non avesse avuto i requisiti previsti dall'articolo 3 non avrebbe nemmeno potuto stringere un accordo di partenariato. Vada a pagina 16 della stessa circolare.

Detto questo un'ultima nota sul Presidente del Consiglio Cozzolino che, nel finale, stravolgendo il protocollo ha voluto dire la sua parlando di Servizio Civile, dicendo che non vedeva nessun problema, ma solo una strumentalizzazione della questione.
Purtroppo, egregio Presidente, il problema c'è in quanto il Servizio Civile è cosa seria e delicata e deve rispettare la progettazione, l'utilità collettiva e di crescita per i giovani impiegati. La prego, per favore, glielo chiedo per favore, almeno Lei e l'Assessore Bonacci, leggetevi la Legge n. 64 del 6 marzo 2001 e la circolare di cui sopra, per favore!
Non parlate di volontariato sempre e comunque per sentito dire, rispettate la cittadinanza attiva di Acri e cercate di essere competenti, perché nelle parole del dott. De Vincenti dette in Consiglio si sentiva il rispetto che porta verso i volontari e penso che le ha pronunciate dopo attenta meditazione e senza voler strumentalizzare la questione che è, ripeto, delicata.
Così come io, uomo di sinistra, mille e mille volte mi sono chiesto se era il caso di farvi questi e i precedenti appunti!

Cordialmente


PUBBLICATO 23/3/2006

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