Comunicato Stampa Letto 1536  |    Stampa articolo

Linee guida - Ospedale Acri.

UDEUR - Acri
Foto © Acri In Rete
Le linee guida di recente varate dalla Regione Calabria in materia di sanità in quanto già predisposto nel piano sanitario regionale, non può che aprire un dibattito politico sul tema, si rende opportuno una riorganizzazione della rete ospedaliera e delle aziende sanitarie.
Il federalismo in materia sanitaria approvato di recente dal nostro parlamento, à delegato alle regioni la sua gestione e programmazione della salute dei cittadini.
Tuttavia le regioni sono chiamate a varare piani sanitari e linee guida e disposizioni di legge nel rispetto delle leggi nazionali ed comunitarie.
I piani sanitari che le regioni adotteranno devono tener conto dei livelli essenziali di assistenza e delle risorse finanziarie disponibili in base ai patti di stabilità già sottoscritti nella conferenza Stato - Regione, 3 agosto 2000 - 8 settembre 2001 - 23 marzo 2005.
La sanità calabrese non si scosta di molto dalla media nazionale in materia di patologie, noi vediamo che le patologie più frequenti sono:
1) le malattie cardiovascolari, quali ictus - malattie cardiache.
2) Le malattie metaboliche , quali il diabete.
3) Le malattie dell'apparato respiratorio, quali BPCO, il cancro del polmone.
4) Le malattie neoplastiche, quali il cancro della mammella, del colon-retto.
Il proliferare di queste malattie comporta uno stile di vita sbagliato e scorretto, una vita sedentaria, la diffusione del tabagismo nell'età giovanile, il consumo di alcol in dose eccessive, il sovrappeso, c'è da aggiungere anche l'ipertensione arteriosa ed il livello alto di colesterolo, i bisogni che la regione deve tenere in considerazione sono di natura anche materno-infantile, di fatti è cambiata la tendenza delle nascite in Calabria sono in diminuzione, i bisogni degli anziani, oggi la nostra società sta invecchiando, con il calare delle nascite abbiamo più anziani che giovani, con uno squilibrio in futuro molto disomogeneo, ancora nella prevenzione il discorso si fa più importante, in quanto nelle strategie di prevenzione e dei fattori di rischio per la salute concorrono insieme per il mantenimento dello stato ottimale di salute dei cittadini, in breve investire nella prevenzione risorse economiche adeguate in tutti i settori, per avere maggiore riscontro positivo nelle patologie e malattie invalidanti.
Altro fattore da tenere in considerazione è l'investimento nella ricerca sanitaria, e biomedica non chè tecnologica obbiettivo primario previsto nel piano sanitario nazionale, 2006-2008. Naturalmente entrare a parlare di sanità, comporta una complessa conoscenza delle problematiche di salute dei cittadini non indifferente.
Per quanto attiene alla nostra problematica c'è tanto da dire anche sul piano sanitario regionale, nonché sulle linee guida presentate dalla regione Calabria.
Il punto politico da portare all'attenzione, e che non si tiene conto delle realtà come quella di Acri, in quanto è l'unico presidio ospedaliero esistente nell'a.s.l. 4 di Cosenza, mai preso in considerazione per quello che può offrire e che offre oggi ai cittadini, da parte dei vertici aziendali A.S.L. 4 di Cosenza.
Oggi Acri offre prestazioni sanitarie di alta specialità, basti pensare alla chirurgia LAPAROSCOPICA, che si pratica nel nostro Ospedale con ottimi risultati, in collaborazione con altre realtà di specialisti di altre aziende universitarie.
Alla specialistica UROLOGICA, con ottimi risultati in VIDEOLAPAROSCOPIA. Alla prevenzione e controllo delle patologie EPATICHE, in regime di DAY HOSPITAL nel reparto di Medicina.
Oltre alle normali attività interventistiche e diagnostiche nonché di cura che quotidianamente si esplitano nella struttura.
Tutto questo con un supporto di servizi non efficienti al 100 per 100 quali il laboratorio di analisi ed il servizio di radiologia.
L'azienda sanitaria da sempre assente nelle scelte strategiche per il rilancio della struttura ospedaliera di Acri, non ha mai previsto un piano di rilancio di queste specialistiche che oggi l'ospedale offre ai cittadini, basti pensare alla microchirurgia ortopedica che Acri offriva,e che oggi l'azienda con scelte ingiustificate ha fatto si che non si praticassero più, si praticava L'ARTROSCOPIA ORTOPEDICA per le piccole articolazioni, con una ricaduta in termini di afflusso da tutta la regione, con l'acquisto di apparecchiature di ultima generazione ed una sala operatoria all'avanguardia in tecnologie ed apparecchiature.
La cecità dei vertici aziendali ha fatto si che anche l'unica specialistica medica come la REUMATOLOGIA, andasse via da ACRI, non si e mai aperto il fantomatico reparto previsto nei piani sanitari precedenti, ed sparito come da incanto nell'ultimo emanato dalla regione, con specialisti pronti per essere assunti ed il reparto da ammodernare.
Oggi si parla di nuova sanità dove intersecare il territorio con l'ospedale, di avere un sistema più collaborante tra medicina di base ed ospedale di riferimento, di avere una rete ospedaliera più efficiente, di riduzione della spesa sanitaria, di ridurre le liste di attesa, ecc…….Bene tutto ciò la regione e le aziende devono rendersi conto che la sanità non si può decidere stando seduti dietro una scrivania ed impartire direttive e regole dall'alto.
Per gli Ospedali come quello di ACRI si devono dare delle risposte di programmazione e di rilancio, noi del partito UDEUR-POPOLARI, riteniamo che l'azienda ha delle responsabilità sulla gestione dell'ospedale in quando: abbiamo un servizio di Radiologia con annesso la TAC, con un organico insufficiente a garantire le prestazioni sanitarie, occorre adeguare l'organico con medici radiologi, e personale tecnico sanitario per il funzionamento nelle 24 ore.
Il completamento dell'organico del personale ota-oss-ausiliario, oggi carente di molte unità per dare quella qualità di cui oggi tutti si riempiono la bocca ma che nessuno riesce a capire perché non c'è.
L'adeguamento della dotazione organica di medici anestesisti nonché la copertura del posto di primario oggi vacante.
La stabilizzazione dell'organico dei medici di pronto soccorso.
L'adeguamento dell'organico del laboratorio analisi per garantire h 24.
La riorganizzazione della rete informatica obsoleta dell'ufficio C.U.P. per abbattere le fantomatiche liste di attesa, e dare maggiore prestazioni ai cittadini, oggi non si può prenotare più di 3-5 visite e prestazioni, riteniamo che bisogna aumentare il numero di prenotazioni, anche senza limite, dare anche accesso ai medici di famiglia direttamente dal proprio studio medico mettendoli in rete.
L'avvio del servizio A.D.I. del nostro distretto, ancora oggi i nostri cittadini non usufruiscono di questo servizio importante per la cura domiciliare delle prestazioni sanitarie per cronici, ma non solo bisogna far funzionare la prevenzione.
Alla regione Calabria si chiede di tenere in considerazione la posizione strategica geografica di Acri, con riguardo per le zone più disagiate e di montagna, ma nello stesso tempo di rilancio per il nostro nosocomio, CHIEDIAMO di essere un punto di eccellenza per quanto concerne la tecnica LAPAROSCOPICA, con l'inserimento nel nuovo piano sanitario regionale del servizio di ARTROSCOPIA ORTOPEDICA, con la creazione del reparto (già esistente), annesso a questo l'acquisto dell'apparecchiatura di RISONANZA MAGNETICA per piccoli segmenti, la creazione del punto di osservazione post-operatorio di 5-6 posti letto.
L'inserimento nel nuovo piano sanitario regionale del reparto di REUMATOLOGIA, branca specialistica oggi non esistente nella nostra provincia quindi di ottimo rilancio.
L'inserimento nel piano sanitario di una lungodegenza e riabilitazione per pazienti cronici di nuova costruzione del reparto.

Il partito UDEUR-POPOLARI ritiene che bisogna dare dignità a chi fa buona sanità come professionisti e professionalità, anche se operano in una struttura non all'avanguardia, per deficienze gestionali, è un dovere politico tenere in considerazione quando di buono abbiamo in questa nostra martoriata regione, e rilanciare una nuova politica-gestionale-funzionale più vicina ai bisogni dei nostri cittadini, non ci possono essere strategie stratosferiche se non si dà dignità alle persone che soffrono e che hanno bisogno di cure mediche dando loro tutti i servizi e soluzioni mediche nel proprio territorio, oggi assistiamo ai" viaggi della speranza" di persone che non trovano risposte adeguate nel nostro territorio, è mortificante nonché desolante assistere ancora a queste cose, come partito ci facciamo carico di programmare e dare una sanità degna di questo nome a tutti i cittadini che hanno bisogno, di fronte alla sofferenza non c'è strategia stratosferica che tenca.

PUBBLICATO 23/2/2007

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