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Operazione Fondo Sollievo per scongiurare le frane.

Luigi Chimento
Foto © Acri In Rete
Continua "l'operazione" per la messa in sicurezza della provinciale Acri - Serricella. Dopo gli incendi estivi che hanno deturpato l'intera valle del fiume Mucone, il pericolo frane sull'importante arteria era diventato la preoccupazione principale dei molti automobilisti che quotidianamente la percorrono. Non isteria collettiva ma presentimento piuttosto razionale considerato le caratteristiche geologiche ed orografiche delle coste su cui si adagia il serpentone d'asfalto. Tanto è bastato perché l'Amministrazione Comunale - in una logica di prevenzione, recependo celermente le indicazioni provenienti dalla gente e tenendo in debito conto la presenza di un'importante centrale Enel - prendesse la decisione di far intervenire gli operai dell'ex Fondo Sollievo per mettere in sicurezza il tragitto.
Dal 4 Settembre diverse squadre di operai sono impegnate a rimuovere i sassi ed il pietrame particolarmente pericolante. L'operazione Fondo Sollievo, nonostante gli inevitabili disagi derivanti dalla chiusura al traffico per 5 ore a giorno, ha riscosso il plauso dei residenti di Là Mucone. Prese di posizione piuttosto decise affinché si intervenisse in tempi brevi erano anche arrivate da tutte le forze politiche presenti sulla zona - Forza Italia aveva addirittura promosso una petizione popolare - e dal movimento civico Il Risveglio.
Nelle ore in cui la provinciale non è percorribile, alcuni impavidi per raggiungere Acri, si avventurano per la San Leonardo-Carello, un sentiero montano piuttosto impervio che scende dal rione Padia, giunge a valle e poi risale collegandosi alle frazioni di Carello e Fravitti.
Il sentiero potrebbe essere reso praticabile nemmeno con troppi soldi. Rappresenterebbe una comoda "ultima spiaggia" in caso di chiusura della principale. Farebbe riscoprire, soprattutto ai ragazzi, luoghi inesplorati e conosciuti da pochi; quei posti - che il tempo non ha nemmeno più di tanto scalfito - che sino agli anni '60 venivano percorsi da uomini e donne che da Là Mucone andavano ad Acri e viceversa. Rigorosamente a piedi o, i pochi fortunati, a cavallo di asino o di mulo.

PUBBLICATO 23/9/2007

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