In occasione della prima uscita pubblica la sala convegni di piazza San Domenico non è pienissima. Probabilmente le assenze di Salvi e Iovene hanno inciso. Ma l’entusiasmo della Sinistra Democratica acrese è inversamente proporzionale alle presenze, cioè è grande così come l’impegno e la voglia di fare qualcosa di vera sinistra.
In apertura l’ex sindaco Zanfino tiene a precisare; “non siamo noi i transfughi ma altri che hanno che hanno preso vie diverse. La Sinistra è un bene che non può tramontare perché la società ha bisogno di chi si batte per i diritti, l’eguaglianza, la questione morale, il lavoro, cioè di quei grandi temi per cui si è sempre battuta.”
Per Zanfino, ex sindaco diessino, “questo centro sinistra nazionale, regionale e locale ha tradito le attese. C’è in giro un clima pesante, c’è delusione e amarezza e noi, che crediamo nella Sinistra verace, abbiamo il dovere di recuperare determinati valori.”
A proposito del governo regionale e locale Zanfino dice che “abbiamo sognato ed al risveglio non abbiamo notato quella discontinuità che ci aspettavamo né quella discussione sulle grandi questioni che restano insolute.” Infine un accenno alla nuova giunta comunale; “non è nata sotto buoni auspici e le frammentazioni tra i partiti restano.”
Per Iolanda Magliari “l’asse politico si è spostato verso il centro e noi della Sd non possiamo permetterlo, dobbiamo ripartire dalla questione morale per arrivare ad una politica sana e vicino alle gente.”
Duro il coordinatore provinciale, Mimmo Talarico “il Pd è un patto di potere moderato con in testa esponenti politici che hanno occupato, e occupano, le poltrone che contano.”
Ed aggiunge; “la Sinistra deve continuare a vivere perché è storia e tradizione. Noi non siamo una compagnia di soli arrabbiati ma abbiamo idee e programmi.”
Infine un invito ai probabili compagni di viaggio; “Pdci, Verdi, Rc e Sdi svegliatevi e ripartiamo insieme.” In sala i segretari locali sorridono e si dicono pronti.