Annunciata come un'inaugurazione in grande stile, la stessa si è rivelata, invece, molto sobria e tra pochi intimi. L'inizio dei lavori della bretella 660 bis Acri - valle Crati, che dovrà aggirare la frana di località Serra di Buda, è stato caratterizzato da momenti di tensione e da interrogativi che alla fine hanno prevalso sugli aspetti gioiosi che solitamente si prestano al caso.
All'avvio dei lavori, consistiti in un piccolo scavo nella roccia effettuato da alcuni operai della Provincia e del comune, è stata riservata una manifestazione soft che ha visto l'assenza dell'amministrazione provinciale e di quella regionale che hanno progettato e finanziato l'opera. Assenti anche i consiglieri regionali acresi Feraudo e Trematerra, latitanti i massimi responsabili dell'Ati, l'associazione d'imprese che si è aggiudicata i lavori.
Il sindaco Coschignano, accompagnato da un folto gruppo di parenti che hanno provveduto a distribuire prodotti tipici locali e bevande varie, era ilare ma il resto della compagnia mostrava facce dubbiose e mugugni. Non il solito taglio del nastro ma una breve informativa subito dopo la benedizione del sito da parte di don Gianpiero Fiore. Il tutto in un freddo ed angusto sottoscala del vicino bocciodromo dove non tutti gli invitati vi hanno potuto accedere. La più importante opera infrastrutturale del dopo guerra partirà da via Moro per arrivare in località Chianette, costerà poco più di quindici milioni e sarà lunga tre chilometri e mezzo da finire entro l'aprile del 2011.
"Si tratta di una svolta epocale, ha detto il primo cittadino, ottenuta grazie al lavoro sinergico di tutti i rappresentanti istituzionali locali ma soprattutto all'impegno preso e mantenuto dal presidente della Provincia. I fondi non sono molti ma serviranno ad evitare la zona franosa e di giungere in breve tempo in località Chiavette."
Il senatore dell'Udc, Trematerra, che nell'ottenimento del finanziamento ha recitato un ruolo fondamentale, si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "l'avvio dei lavori è una degna risposta a chi mi dava del bugiardo quando nel 2002 parlavo di fondi. Personalmente mi preme ringraziare solo l'ex assessore regionale Misiti, l'unico che ha contribuito fattivamente affinché si realizzasse l'opera, perché gli altri ( il riferimento è a Marini ed Oliverio ) qui continuano a ricevere ma a non dare. Questo non è il tracciato migliore ma non sarò certo io o il mio partito ad ostacolarlo."
In un nota Oliverio afferma che "si è lavorato alacremente nel rispetto delle leggi e senza tempi morti, gli impegni sono stati pienamente rispettati ed oggi siamo soddisfatti per l'inizio dei lavori del primo lotto che permette ad Acri di uscire dall'isolamento."
L'ultimo sussulto di una giornata convulsa lo regala il consigliere comunale di Rc, Pettinato, che fa incazzare il primo cittadino costretto ad abbandonare il posto. "Hai dimenticato di citare chi si è battuto nel lontano nel 1999 beccandosi querele e denunce e non è giusto che in campagna elettorale ci siano discriminazioni su chi deve o meno parlare."
L'appuntamento, ora, è tra tre anni esatti.