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Il sindacalista Scarpino replica al Comune: «Le sentenze si eseguono».

Il Quotidiano della Calabria
Foto © Acri In Rete
Botta e risposta. Secco. Immediato. Parla il sindacalista Silvano Scarpino (coordinamento sindacale autonomo): “Con riferimento alla replica che il comune di Acri ha fatto relativamente alla condanna per condotta antisindacale, mi preme chiarire quanto segue. Le sentenze del Giudice non vanno interpretate, vanno semplicemente eseguite. In questo caso è addirittura la parte soccombente che si arroga il diritto di stabilire quale sia l'interpretazione giusta e quale quella sbagliata. Intanto mi è d'obbligo fare delle dovute precisazioni: la prima e che non si tratta di sentenza bensì di Decreto del Giudice; la seconda e che al Decreto del Giudice non si fa appello ma eventualmente opposizione. Nel frattempo che il Comune valuta la possibilità di fare opposizione, deve, ai sensi dell'art. 28 della legge 300/70, dare esecuzione a quanto stabilito dal Giudice, compreso la revoca degli atti ed il pagamento delle spese di lite”.
Scarpino va oltre l’analisi prettamente giuridica e ne fa una politica: “Capisco che per la prima volta nella sua storia il Comune di Acri è stato condannato per comportamento antisindacale proprio quanto alla guida dello stesso vi è un esecutivo di sinistra che, a parole, si dichiara garante dei diritti sindacali ma nei fatti agisce in violazione delle norme contrattuali. Capisco altresì che abbiamo rotto le uova nel paniere - continua Scarpino - e gli usi in pratica al comune di Acri dove, per relazioni sindacali, si indentava l'accordo con una sola sigla sindacale che sponsorizzava i propri adepti e chi non era in linea era discriminato. Nemmeno le regole non sono di casa al Comune di Acri tanto è vero che, unico caso in Italia, non si riesce ad approvare un contratto di lavoro decentrato che disciplini la distribuzione del salario accessorio e l'applicazione degli istituti contrattuali. Pertanto se l'Amministrazione vuole dimostrare buon senso e trasparenza nei rapporti convochi le organizzazioni sindacali e concerti la riqualificazione del personale che dia la possibilità a tutti coloro ne hanno diritto di poter migliorare la propria carriera lavorativa, compresi i dipendenti che, per loro sfortuna sono coinvolti nella vicenda”. E non basta.
Il segretario provinciale del Csa allarga la sua visuale e dai commenti sull’amministrazione comunale passa al primi cittadino di Acri. Conclude Scarpino: “Inoltre, invitiamo il sindaco e la Giunta a voler onorare gli accordi sottoscritti in favore dei lavoratori precari che ancora aspettano risposte”.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 10-04-2008.

PUBBLICATO 12/04/2008

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