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Comunicato Stampa UDC del 06 Dicembre 2008.

Alessandro Feraco
Foto © Acri In Rete
Il Probabilmente il gioco della Torre con questa Amministrazione comunale non sarebbe possibile farlo perché alla fine verrebbero buttati tutti giù di sotto e non se ne salverebbe nessuno.
Il gioco si addice a questa maggioranza "di carta" visto che si diletta pure a fare i gavettoni di acqua ai Vigili Urbani durante il loro regolare servizio. Peccato che fra un gioco e l'altro si dimenticano di amministrare la città di Acri e pensano che il Consiglio Comunale sia solo un altro passatempo. Una battaglia navale dove di volta in volta si sceglie di affondare questo o quel provvedimento a seconda delle proprie convenienze, "tanto cosa vuoi che ne capiscano i cittadini di quello che facciamo, noi della maggioranza siamo bravi nel giocare!!!".
Ma la realtà è un'altra cosa e ben più amara, le casse comunali sono perennemente a secco, le commissioni consiliari non si riuniscono regolarmente perché la maggioranza non ha i numeri per restare tale e garantire il numero legale alla seduta. L'amministrazione langue sotto il "ricatto" dell'11° di turno.
Una commissione si riuniva regolarmente e lavorava con criterio, quella edilizia, ma era composta da tecnici esterni alla macchina comunale. Forse non è sempre stata molto veloce nel disbrigo delle pratiche e il perché bisognerebbe chiederlo a chi le istruiva queste pratiche. Sebbene in questi ultimi anni la commissione ha istruito incartamenti che hanno poi prodotto un incasso di circa 400 Mila euro di oneri di urbanizzazione per il nostro comune.
La legge dava facoltà ai comuni di mantenerla o di abrogarla. Nel caso in cui veniva mantenuta doveva avere solo e soltanto un valore consultativo, rilevatosi poi molto efficace e influente da noi, assumendo un ruolo di vera trasparenza e garanzia democratica.
La maggioranza aveva deciso di continuare a mantenerla, con il Sindaco in testa. Poi d'incanto per motivi noti alla maggioranza, irripetibili ai cittadini, di punto in bianco viene proposto in Consiglio Comunale l'abrogazione di tale commissione perché prevista dalla legge. Sempre la stessa che gli aveva permesso di mantenerla a suo tempo quando faceva comodo!
La maggioranza si spacca perché oltre alle lodi del buon lavoro è venuto a mancare "per vari motivi" il Dirigente del settore Urbanistica e l'ufficio necessita di un potenziamento di personale, per cui il Consiglio respinge la richiesta di abrogazione della Commissione edilizia. Ma la commissione non riprende i lavori, è ferma da più di 7 mesi e non perché si è adeguata all'andazzo delle commissioni consiliari, ma perché qualcuno ha deciso che la volontà del Consiglio comunale, che dovrebbe essere sovrana, non andava rispettata e molto democraticamente il Sindaco revoca la nomina a tre componenti della stessa, allo scadere del loro mandato, "dimenticandosi di rimpiazzarli" facendo così venire meno il numero legale necessario alla commissione per riunirsi.
Complimenti Sindaco e complimenti anche alla sua maggioranza che con il giochino dei costi, esigui e da onorare, siete riusciti a rimangiarvi tutto e avete messo la parola fine ad un organo democratico e di trasparenza. Nonostante che a tutt'oggi, a parte le promesse e la non corrispondenza di competenza tra la commissione e lo sportello dell'edilizia non ancora istituito, il Dirigente dell'Urbanistica ancora manca, l'ufficio come dotazione organica è immutato e i concorsi per ora sono solo nei libri dei sogni di chi crede di avere di avere i soldi per sostenerli.
In sostanza non è cambiato nulla per giustificare quello che hanno fatto, si parla solo di spostare qualcuno dalla Comunità Montana, con dei sarà questo o quello, ma oggi la situazione è immutata e non si giustifica l'abrogazione. L'unica cosa che è cambiata è l'11° di turno che dovrebbe tenere in piedi l'amministrazione comunale. Per cui ricomincia il gioco dell'affondo di questo o quel provvedimento o Assessore con la promessa di farsi sempre di più male in futuro.
Per favore, i giochi lasciamoli ai ragazzi. Se qualcuno ignaro di quanto accaduto fino ad oggi pensava che il buon governo e la democrazia dimoravano nella Casa comunale, oggi deve ricredersi. Bisogna prendere atto che non sussistono le condizioni perché mancano i presupposti di base con la sua coalizione variopinta e litigiosa, le personalità di spicco e gli intenti. Si tira solo a campare aspettando il 2010. Una lenta e dolorosa eutanasia di un guaio amministrativo nato male e incurabile.

PUBBLICATO 09/12/2008

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