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Pd perde un altro pezzo. Si dimette Padula.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Il Pd consiliare perde un altro pezzo e benchè la notizia era nell'aria e prevedibile, è tutt'altro che trascurabile. Intanto perché il partito di maggioranza relativo del centro sinistra si indebolisce ancora di più dopo le dimissioni del capogruppo Lupinacci, poi perché i democratici perdono uno dei rappresentanti più qualificati e di vecchia data, come Maria Rosaria Padula, eletta tra le fila dei Ds ed ex vice presidente della comunità montana. E' stata la stessa Padula, non senza commozione, a rendere nota la sua decisione ieri sera in apertura del consiglio comunale.
"La mia scelta di collocarmi come Indipendente è irrevocabile. Non condivido molti aspetti e percorsi del Pd. Ciò, però non significa che abbandonerò la maggioranza. Sarò fedele al mandato ed al patto politico e sosterrò il sindaco Coschignano fino alla fine."
La decisione della Padula ha spiazzato compagni di partito e avversari anche se è da un po' di tempo che l'esponente politico ha evidenziato una serie di malumori. Resta da vedere, ora, quale sarà il suo futuro. Smetterà di fare politica o sceglierà, magari, un'altra forza politica di centro sinistra? Il Pd, che è anche il partito del sindaco, intanto si lecca le ferite ed il neo segretario Capalbo è atteso da un duro lavoro. In sostanza sono ora quattro i fedeli; Coschignano, Cozzolino, presidente del consiglio e Capalbo oltre agli assessori Bonacci e Capalbo. Ben quattro i consiglieri che, invece, con le loro nuove collocazioni non hanno sposato l'idea Pd, almeno per il momento; Padula, appunto, Lupinacci, Fusaro, Bomparola e Cavallotti, questi ultimi tre che, però, hanno cambiato casacca prima che nascesse il nuovo soggetto politico. Il consiglio comunale, dunque, cambia ancora volto e diventa sempre più diverso da quello eletto nel 2005 grazie anche alle evoluzioni politiche che si sono registrate in questi anni. Per il Pd è, comunque, una brutta tegola che arriva in un momento poco opportuno, quando lo stato di salute non è proprio ottimo e alle porte di importanti sfide elettorali per le quali i democratici sembrano avere le idee confuse persino sulle candidature.

PUBBLICATO 01/04/2009

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