Vorrei esprimere alcune riflessioni e condividere un sentire comune su un argomento che ci fa paura.
Paura che cerchiamo di esorcizzare in vari modi: non pensandoci o credendo che succeda solo agli altri.
Vi siete mai chiesti come mai negli ultimi anni si è registrato un incremento di tumori?
Malgrado i progressi nel campo della ricerca per la diagnosi precoce,esiste ancora molta incertezza sulle cause attribuibili a fattori genetici oppure esterni.
Si tratta di un aumento reale e cospicuo, che vede la nostra regione detenere il triste primato nazionale, sia per incidenza che per mortalità, come si evince da un articolo apparso sul Corriere della Sera del 7/11/2004.
Pertanto occorre indagare in tutte le direzioni e approfondire le indagini sulle cause che sollevano qualche sospetto, compresi quelli dovuti all'inquinamento ambientale.
Un tempo l'acqua, l'aria, i boschi erano il vanto del nostro territorio, oggi lo scenario è cambiato per diversi motivi; basti pensare alla cementificazione selvaggia, ai devastanti incendi, alle discariche abusive e chissà, ai rifiuti tossici sotterrati all'insaputa di tutti che inquinano le falde acquifere e di conseguenza la catena alimentare, mettendo una seria ipoteca sul nostro futuro.
Finchè si è in tempo bisogna correre ai ripari.
E allora, chi deve individuare e punire i comportamenti che violano l'integrità ambientale?
È risaputo, ma giova sempre ripeterselo, che seguire un corretto stile di vita ci mette al riparo dal rischio di ammalarsi, ma di fronte ad altri fattori involontari, chi ci tutela?
Che cosa si fa realmente? Siamo sicuri che ci sia un continuo e serio monitoraggio del territorio e che si adottino tutti i provvedimenti richiesti dalle circostanze, per tutelare il benessere dei cittadini?
Chi ha orecchie per intendere, intenda.