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De Andrè, tra passato e poesia.

Redazione
Foto © Acri In Rete
De Andrè canta De Andrè è il titolo dell'atteso concerto di Cristiano De Andrè, un grande e sentito omaggio di un figlio ad un padre, che si è tenuto ieri sera nell'anfiteatro comunale di Acri.
L'evento inserito in Amphiteacri 2009, ha fatto registrare un notevole consenso di pubblico soprattutto adulto.
Durante lo spettacolo, Cristiano ha eseguito i maggiori successi del Magno Fabrizio e ricordato la sua figura attraverso ricordi personali.
E' stata una esperienza catartica, talmente forte ed emozionante per un artista che ha vissuto momenti altalenanti, segnati da cadute e da difficili riprese, soprattutto l'appannamento dell'ultimo periodo, che ha portato ad una battuta d'arresto dovuta a seri problemi personali.
Essere figli d'arte non è facile, perché il talento, anche quando c'è, viene offuscato e schiacciato, magari involontariamente, da chi dovrebbe alimentarlo e riconoscerlo. Accade così che subentra una separazione, nel tentativo di trovare una autonomia artistica e poi rischiare di smarrirsi, perdendo la fiducia di ciò che si era riuscito a costruire con fatica.
Per questo motivo e per realizzare il suo sogno di musicista, Cristiano aveva deciso di rompere i rapporti con il padre, per poi riannodarli prima della sua morte, ma la sua stella è andata nella polvere, procedendo in direzione contraria rispetto ai suoi desideri.
Adesso, questo chiaro segno di risalire la china fa ben sperare, con la voglia di affrontare i fantasmi del passato e regalando questo delicato atto d'amore verso chi, malgrado le incomprensioni, gli ha dato la vita.
"De André canta De André, ha un'anima rock ed una più acustica e intimista" ha commentato duratnte lo spettacolo il giovane De Andrè.
Cristiano ha mostrato tutta la sua abilità di musicista polistrumentista, Suonando di tutto: dalla chitarra al bouzouki, dal violino al pianoforte e tastiere. Accompagnato da quattro musicisti coordinati da Luciano Luisi, già arrangiatore di Zucchero e Ligabue, il concerto è durato oltre due ore.
Alla fine il cantante genovese si è intrattenuto con molta umiltà e cortesia con il suo pubblico per foto, abbracci ed autografi, a conclusione di una serata che piena di poesia.










































PUBBLICATO 17/08/2009

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