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ACRA: relazione finale sulla campagna di scavi 2007 - 2008.

Giovanni Cofone
Foto © Acri In Rete
Giorno 10 dicembre 2009 si è tenuto presso il cinema nuovo di Acri la relazione finale sulla campagna di scavi 2007 - 2008 nell'insediamento protostorico di Acri in località Colle Dogna.
Alla manifestazione conclusiva hanno partecipato il Sindaco di Acri, prof. E. Coschignano, l'assessore alla cultura dott.ssa A. Vita, l'assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza prof.ssa M. F. Corigliano, il Presidente della Fondazione V. Padula prof. G. Cristofaro, la soprintendente della provincia di Cosenza, dott.ssa S. Luppino, il dott. A. Vanzetti dell'Università La "Sapienza" di Roma in qualità di responsabile del sito di Acri, i LIONS e varie associazioni presenti sul territorio.
Inoltre, hanno partecipato tutte le scuole superiori di Acri, il Liceo Classico, Liceo Scientifico, l'IPSIA, ITCG.
Tali scavi si erano conclusi il 14 ottobre 2008 il sito archeologico, scoperto per puro caso durante la costruzione dell'edificio scolastico I.T.C.G. nel 1996, quando il prof. Palermo recuperò un consistente gruppo di frammenti ceramici di interesse archeologico dal terreno di risulta.
In seguito alla segnalazione e alla consegna dei reperti, la soprintendenza Archeologica della Calabria interessò l'èquipe di ricerca e studio della cattedra di protostoria dell'Università la "Sapienza" di Roma ad effettuare una verifica sul terreno;
Dopo un primo sopralluogo, che si limito al rilievo di una sezione stratigrafica ed al prelievo di alcuni frammenti ceramici, vennero concordate con la Soprintendenza, il Comune di Acri e la Provincia di Cosenza le misure di protezione del deposito archeologico residuo.
La prima campagna di scavo ebbe inizio nel 1999 si estese in superficie, ma soprattutto significativo si rivelò un saggio in profondità, il quale giunse a ricostruire l'intera sequenza stratigrafica in cui sono rappresentati due momenti di occupazione: il primo risale ad un momento finale dell'eneolitico (o età del rame circa 3.000 - 2.300 a.C.) il secondo ad una fase avanzata dell'età del bronzo (circa 1.800 a.C.), particolarmente significativa per la Calabria e per Acri.
Gli scavi furono proseguiti nel 2000, sempre dall'èquipe del prof. A. Vanzetti, i quali portarono all'asporto del primo livello di occupazione del bronzo antico ed all'esposizione e asporto parziale del secondo, età del rame.
Dopo una sospensione durata 7 anni circa, i lavori furono intrapresi portando ad alcune attese conferme, quali: la definitiva conferma dell'esistenza di una capanna, di cui si è individuato un limite ben preciso, l'esistenza di uno strato neolitico, del quale, oltre alle osservazioni tipologiche sviluppabili sulla base dei frammenti ceramici, si può ora tentare la datazione assoluta, impiegando i carboni restituiti dallo strato.
Detti lavori vennero ultimati dagli archeologi dell'Università la "Sapienza" di Roma, con a capo il Prof. A. Vanzetti, A. Schiappelli, N. Ialongo con la loro equipe, i quali hanno con grande sacrificio portato alla luce importantissimi reperti di notevole interesse storico ed archeologico.
A tutto ciò vi si arrivò grazie all'A.C.R.A. Associazione Culturale per la Ricerca Archeologica, con a capo un gruppo di persone volenterose, Presidente, Segretario e soci membri interessati alla cultura locale, i quali hanno voluto fortemente la ripresa della campagna di scavo, questi con spirito di sacrificio hanno messo in moto la procedura che oggi possiamo dire conclusa.
Oggi, finalmente potremo veramente, nei tempi previsti dagli archeologi ammirare con sommo piacere la bellezza di questi reperti che risalgono a circa 4.000 - 5.000 anni fa.
Il punto cruciale della manifestazione è stato quello di aver chiesto ufficialmente all'Amministrazione Comunale di Acri di cercare un locale idoneo a custodire i reperti o meglio una sede, museo. Tutto ciò sembra aver avuto successo in quanto il primo cittadino ha mostrato grande interesse per la manifestazione e si è impegnato con L'A.C.R.A. per la costituzione del Museo archeologico cittadino.
Il presidente dott. Cofone Giovanni, intende ringraziare la Soprintendenza Archeologica di Reggio Calabria presieduta dalla dott.ssa Bonomi insieme a quella di Sibari con a capo la dott.ssa Luppino per la collaborazione e la disponibilità accordata.
Ancora si ringrazia l'Amministrazione Provinciale di Cosenza, il Comune di Acri, la Comunità Montana Destra Crati, la Fondazione V. Padula, la Banca Credito Cooperativo di Bisignano, la ditta Lugest gruppo Lupinacci e tutti coloro che hanno creduto nel progetto.






PUBBLICATO 16/12/2009

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