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Scuola. I genitori insorgono per gli orari dei mezzi di trasporto.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Nuovo anno scolastico, vecchi problemi. Giusto un anno fa anche docenti, personale Ata e studenti acresi erano alle prese con la riforma scolastica che nel centro silano ha prodotto sostanziali novità. Il nuovo piano di riordino, elaborato dalla precedente amministrazione su indicazione di regione e Stato, ha comportato la soppressione di una scuola media nel centro urbano e l'accorpamento di alcuni circoli didattici.
Superato, non senza problemi, l'ostacolo del riordino delle scuole, oggi, i disagi, provengono, invece, dalla non concomitanza tra gli orari di ingresso e di uscita, elaborati dalla diverse scuole, e quelli dei trasporti pubblici. Nei giorni scorsi la regione Calabria, settore trasporti, ha comunicato i nuovi orari cui devono attenersi le ditte che hanno in appalto il trasporto degli studenti. In pratica viene imposto l'arrivo alle 7,45 e la partenza alle 14,15 nelle sedi in cui sono presenti gli istituti. Ad Acri, in cui insistono una scuola media inferiore e quattro istituti superiori (liceo classico, liceo scientifico, istituto professionale, istituto tecnico commerciale), monta la protesta dei genitori degli alunni delle medie di primo grado.
Che, in base alle nuove direttive della regione, sono quelli più penalizzati. Infatti l'orario della media inferiore prevede l'ingresso alle 8,20 e l'uscita alle 13,20, per un totale di trenta ore settimanali a confrotno delle trentasei ore degli istituti superiori che, invece, terminalo le lezioni alle 14,15. C'è un arco di tempo, quindi, abbastanza lungo durante il quale i ragazzi della media inferiore si ritrovano al di fuori della scuola; la mattina devono attendere circa un'ora prima di entrare mentre dopo l'uscita il primo mezzo pubblico utile per fare ritorno a casa parte dopo tre quarti d'ora. C'è di più.
Il territorio acrese è molto vasto, vi sono frazioni distanti anche trenta chilometri. I genitori fanno notare che alcuni studenti tornano a casa attorno alle 15, ovvero dopo ben otto ore. Non solo. In attesa della partenza dei mezzi gli alunni sono costretti a stare all'agghiaccio, visto che il punto di partenza e arrivo dei pulmann è sprovvisto di pensiline.
Ed, inoltre, i genitori sottolineano come i ragazzi tornino stremati alle 15 con poca voglia di mettersi sui libri mentre hanno poco tempo da dedicare alle attività extrascolastiche. Della questione è stato interpellato anche il sindaco Trematerra che ieri ha incontrato i responsabili delle ditte dei trasporti ed i dirigenti scolastici.
Si cercherà di trovare una soluzione per gli studenti delle medie inferiori, quelli più penalizzati, attraverso l'istituzione di nuove linee visto che la rimodulazione dell'orario scolastico, sia per gli istituti inferiori che per quelli superiori, appare difficile.


PUBBLICATO 07/10/2010

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