Il presunto tesseramento dopato, che ha avvelenato il clima, in vista del congresso di “Sinistra,Ecologia e Libertà” ha posto sotto i riflettori la popolosa frazione di Chimento, a qualche chilometro dal centro abitato. Qui, una delle roccheforti della sinistra storica acrese, qualcuno ha contato addirittura oltre ottanta tessere di Sel.
Ieri un gruppo di tesserati ha voluto fare qualche precisazione, attraverso un comunicato in cui si offre una lettura decisamente diversa da quellaentratanei giorniscorsineltritacarne della polemica interna al movimento di Nichi Vendola nella provincia di Cosenza.
«Alcuni dei sedici (e non ottanta) – vi si legge - attualmente iscritti a “Sinistra, Ecologia e Libertà” di Chimento di Acri, stufi di leggere le fesserie scritte sui quotidiani negli ultimi giorni, ma anche contenti di vedere una zona come Chimento occupare le prime pagine dei giornali, chiariscono, soprattutto per queilettori ignari dei fattieffettivamente successi sul tesseramento. Chimento – prosegue la nota -, contrariamente a quanto scritto nei giorni scorsi, è una popolosa contrada di Acri, infatti conta circa 1000 abitanti, meglio conosciuta come la piccola Russia per il circa 90 % di preferenze che venivano espresse al vecchio Partito Comunista Italiano, con una sezione che contava centocinquanta iscritti; è una zona composta di uomini e donne lavoratori e lavoratrici, soprattutto onesti, che hanno da sempre lottato per la giustizia e l’eguaglianza, hanno lottato e ottenuto l’occupazione dei terreni demaniali incolti.
Questo patrimonio di iscritti e simpatizzanti della sinistra – è ancora scritto nel comunicato - negli ultimi anni si era allontanato, grazie proprio a questi professionisti della politica che oggi hanno paura di non poter più gestire il potere a sua somiglianza e consumo, visto che il costruendo SEL, con il leader Vendola, come primoobiettivo si è dato quello di garantire un pieno rispetto delle regole e della democrazia interna. Ancora, gli attuali iscritti affermano che se ai professionisti della politica ha dato fastidio l’iscrizione di sedici persone, non sono questi i loro obiettivi, anzi in questi giorni stanno ricevendo molte richieste di adesione e quindi puntano finalmente alla costituzione del circolo, a cercare di far rientrare tutte quelle persone che oggi si sono allontanati dalla politica della sinistra ».


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 16-10-2010.