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Omicidio sposato. Incredulita’ e sconcerto per il fermo di Gino Gencarelli.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
In comune, ieri mattina, nessuno si era accorto che "Gino", così si faceva chiamare Ferdinando Gencarelli, non si era recato. Nella notte tra lunedì e martedì, i carabinieri di Acri, in collaborazione con quelli di Rende, erano andati a prelevarlo nella sua abitazione di via Duglia, alla periferia nord della città. E' fortemente sospettato di aver ucciso Natale Sposato la sera del 26 settembre del 2008 con alcuni colpi di fucile. Diffusa la notizia del suo fermo, al municipio sono prevalsi incredulità e sconcerto. Gencarelli, 50 anni, sposato, con tre figli maschi, è dipendente comunale in servizio presso l'ufficio urbanistico. In comune nessuno vuole credere che quell'uomo, dal fisico esile e dai modi garbati si sia potuto rendere protagonista di un fatto di sangue così grave. "Gino è un uomo perbene, non posso credere che sia lui l'omicida di Sposato", dice G.A., un suo collega. "Qui, in comune, dove lavora da oltre venti anni, Gino non ha mai mostrato segni di inquietudine," afferma un'altra collega che aggiunge; "non è un tipo aperto e socievole ma assolve al suo lavoro, con impegno e precisione."
A Duglia, quartiere poco fuori il centro abitato, dove Gencarelli risiede, lo descrivono come un tipo schivo ma certamente non cattivo. "I problemi di salute di uno dei suoi tre figli lo fanno stare continuamente in apprensione, ma Gino non può essersi macchiato di un delitto", dicono i vicini di casa.
Vita tranquilla, quella di Gencarelli; la mattina al lavoro con la sua Audi nera, poi la passione per la campagna. In località Pietremarine, distante dalla sua abitazione un paio di chilometri Gencarelli possiede un appezzamento di terreno. Proprio a pochi metri dalla casa di Natale Sposato, conosciuto in città come Lupin, perché ladro "gentiluomo e non malvagio."
La città commenta con sconcerto e amarezza la vicenda; da una parte Lupin, che oggi avrebbe avuto 37 anni, celibe e dal carattere particolare ma non certamente un delinquente, dall'altra Gino, 50 anni, uomo per bene e senza precedenti penali. Due vite spezzate per una manciata di noci.

PUBBLICATO 17/11/2010

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