OPINIONE Letto 3661  |    Stampa articolo

Mentre la nave affonda i consiglieri UDC sbraitano

Elio Coschignano
Foto © Acri In Rete
L'ultima seduta del Consiglio comunale merita un posto di rilievo nell'archivio storico del nostro Comune. Nella scena finale,di questo film tragi-comico, mancava l'attore principale e, gli avanguardisti, hanno cercato di arginare il cataclisma come meglio potevano e nei modi più convulsi. In questa logica, sicuramente encomiabile e' stato lo sforzo profuso dai consiglieri Arena e Serra. Come l'orchestra del Titanic, essi continuavano a suonare la stessa melodia, secondo un rigido copione. La nave, intanto, affondava e loro, impassibili, a battere sulle stesse note, con gli stessi logori strumenti. Lo scopo di questo mio intervento e' l'ennesimo tentativo di ristabilire verità storiche, da sempre volutamente ignorate dal centro-destra , in quanto scomode. Più volte invitati a un pubblico confronto, l'atteggiamento e' stato sempre lo stesso: muro di gomma. Farsi rimbalzare addosso, cioè, critiche, rilievi e sfide pubbliche, facendo finta di nulla, anzi, continuando a ripetere mille volte delle falsità, nella vana speranza che diventino verità.
Mi preme, anzitutto, ringraziare sinceramente il consigliere Arena per le belle parole usate nei confronti della precedente giunta. Egli, infatti, assai più di altri, ha colto nel segno nel momento in cui ha affermato che l'Amministrazione, che ho avuto l'onore di guidare, si e' contraddistinta per avere volato alto, inseguendo progetti megalomani, tanto che, all'inizio, eravamo additati come sognatori. Le opere, in fase avanzata di realizzazione, stanno li a dimostrare il passaggio dal "mondo delle idee" a quello reale. L'altra sera, anziché discutere di un bilancio fallimentare (il loro), caratterizzato da due anni di assoluto immobilismo, si e' preferito parlare d 'altro. Parliamone, allora!
La vastità dei temi tiranti in ballo da Arena e Serra (S.S.66O, SIBARI-SILA, ascensore, Piazza Cappuccini, teatro, debiti, Via Catena, ecc.) mi costringe, però, a dividere il mio intervento a puntate,nella speranza che gli stessi verranno affrontati dai due consiglieri e dal sottoscritto in un pubblico confronto.
Iniziamo,ancora una volta,ma non per colpa mia,con la S.S.660 e la SIBARI-SILA:
A) S.S. 660: nel 2002 vennero previsti nell’APQ regionale circa venti milioni di euro, ossia cifra infinitesima, specie se rapportata alla mole di finanziamenti, che, in quegl’anni, piovvero in Calabria dall’Europa – quasi dieci miliardi di euro per opere pubbliche – e decine di miliardi di fondi CIPE.
Da premettere che, per il problema che la zona stava vivendo – che porto l’ANAS a riconoscere pubblicamente che, quello della S.S. 660, era l’unico vero dramma presente sulle sue strade calabresi – quanto stanziato, oltre che un doveroso atto di fronte ad una tragedia, denota lo scarso potere di chi, in quel momento, era nelle condizioni di fare. In quasi quattro anni, l’amministrazione di centro destra dell’epoca, patrocinata da voi e dal vostro leader, tutto quello che riuscì a produrre fu un preliminare, tanto vago quanto folle: 14 viadotti, 11 rilevati, lo sventramento di Duglia, un tracciato esposto a Nord di circa 8 Km per sbucare poco prima o poco dopo l’ex bar “Pidillino”, praticamente al punto dove si arriva con la galleria con un tracciato di 3,8 Km, visto che da “ Velluzzi” a “Pidillino” esiste già un discreto pezzo di strada esposto a Sud. In altre parole: in dodici mesi noi siamo giunti al preliminare, progetto definitivo e svolgimento della gara.

B) SIBARI-SILA: nel 2005 esisteva un progetto di ammodernamento del tratto di strada che va dal porto di Corigliano al Villaggio Frassa. Non è la prima volta che il centro desta rivendica il merito di questo progetto e noi glielo lasciamo volentieri. Dal canto nostro, ci limitiamo a rivendicare di essere riusciti, in concerto col Presidente Oliverio – che, nonostante i magri bilanci di un Ente poverissimo, intervenne con una cifra aggiuntiva di sei milioni di euro, per coprire i fondi mancanti – ad avviare il primo lotto della SIBARI-SILA, ossia il tratto Calamia - San Demetrio.
In altri termini, al momento del nostro insediamento, non esisteva un euro di finanziamenti destinato al tratto di strada, che da Acri va a San Demetrio (ho i documenti ufficiali, non vi conviene barare o negare).
A proposito di questi due grandi opere,non ci resta che chiarire, una volta per tutte, un ultimo punto. L’altra sera in consiglio comunale il consigliere Serra ha affermato – supportato da tutto il centro destra – che la cifra destinata al porto di Corigliano ( 29 milioni di euro) non bisognava utilizzarla da San Demetrio a Calamia, ma per by passare Duglia. Mentre, la cifra destinata alla S.S. 660 bisognava utilizzarla per il tratto Acri- Schito – Autostrada. Il consigliere Arena si "accontentava", invece, di by passare la montagna Schito e raggiungere quasi il bivio Cocozzello.
Per favore, qualcuno dei tecnici UDC spieghi ai due consiglieri, che,per by passare Duglia, è necessaria una cifra almeno 6 volte superiore ai 29 milioni, che erano sul porto di Corigliano e che, per arrivare, Via Schito all’Autostrada è necessaria una cifra almeno dieci volte superiore a quella disponibile. Il tracciato proposto da Arena, richiederebbe una cifra fra due e tre volte quella disponibile. Pare che all’UDC piaccia far terminare le strade con un viadotto, che si butta nel nulla,dove, di fatto, hanno portato la città.
Per sgombrare il campo da ogni congettura o doppia interpretazione, mi limito a proporre, infine, ai consiglieri Arena e Serra, la seguente sfida: scegliamo due tecnici di fiducia,uno a testa e chiediamo loro di redigere un progetto esecutivo dei tracciati da voi proposti, mettendoli a confronto con i nostri. CHI PERDE PAGA, nel senso che il progetto più oneroso, sarà a carico di chi lo ha sostenuto. Il comune si ritroverebbe, in compenso, gratis, a sua disposizione due favolosi progetti e, nel contempo, avremmo chiarito al popolo i fatti, una volta per sempre. Non avendo dubbi sul fatto che i consiglieri Arena e Serra siano persone per bene e per nulla inclini alla "fuga", sono sicuro che, gli stessi, non si limiteranno ai proclami offensivi, tipici di una certa parte della loro compagine, ma accetteranno entrambe le sfide proposte.
Arrivederci alla seconda puntata.

PUBBLICATO 23/04/2012

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