La contestazione di incompatibilità e la richiesta di decadenza dalla carica, votati dal consiglio comunale nei confronti del sindaco Gino Trematerra, nella seduta di venerdì pomeriggio, lasciano sul campo considerazioni che innescano effetti immediati.
Il primo è che, espletate le formalità di rito, con la decadenza che dovrà essere dichiarata dal Prefetto di Cosenza, si entra ufficialmente in una lunga campagna elettorale che si protrarrà fino alla primavera del prossimo anno.
Quanto accaduto venerdì è apparentemente paradossale. Infatti è stata la maggioranza, con l'eccezione del consigliere Francesco Cilento, a volere l'incompatibilità e la decadenza, mentre le opposizioni si sono dovute adeguare.
Se la politica in molti casi si misura in rapporti di forza, stringi stringi, quella dei numeri è la legge suprema. Lo ha dimostrato la convocazione del consiglio sull'incompatibilità.
Solo una settimana prima che venisse convocata la riunione, la conferenza dei capigruppo, a maggioranza di centro – destra, aveva bocciato analoga richiesta del Partito Democratico.
E' bastato che fosse il sindaco a chiederla perché la seduta si tenesse. Il perché l'abbia fatto dipende dalle prospettive.
Perché stanco di questa situazione e per il bene collettivo, come dicono nella maggioranza e come dirà lo stesso Trematerra nella conferenza stampa annunciata per i prossimi giorni; oppure per una questione di strategia processuale.
Infatti la questione della decadenza da sindaco è inscindibilmente legata al ricorso sulla decadenza da parlamentare europeo, presentato dagli avvocati Ottone Martelli e Filomena Calabrese per conto di due cittadini.
La Corte d'Appello di Roma si è già pronunciata a favore di questi ultimi e si aspetta la sentenza della Cassazione, presso cui è ricorso Trematerra.
Va da sé che presentarsi al cospetto dei giudici della Suprema Corte avendo rimosso la causa di incompatibilità, non essendo più sindaco, può restituire una prospettiva diversa e garantire qualche possibilità in più per continuare a frequentare Bruxelles.
L'altro ricorso, presentato per conto di quattro cittadini, dagli avvocati Ottone Martelli e Luca Roselli, al Tribunale di Cosenza, in cui si chiede la decadenza dalla carica di sindaco e per il quale era già stata fissata l'udienza per il prossimo 27 giugno, con la delibera del consiglio comunale non ha più motivo di esistere.
Certo ha dato comunque una significativa spinta alla conclusione dell'iter dell'incompatibilità.
Un aspetto che preoccupa è il clima al calor bianco tra le forze politiche in consiglio comunale, che nella seduta di venerdì ha offerto uno spettacolo a tratti indecoroso.
I consiglieri comunali sono chiamati a una prova di responsabilità: restituire un'atmosfera di serenità in un momento in cui ce n'è davvero bisogno. Sarebbe un bel modo di concludere questa legislatura.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 23-4-2012