“In ossequio allo spirito che anima le manifestazioni popolari ma soprattutto alla mia convinta adesione alla libera espressione degli individui, ho provveduto a ritirare la querela.” L’eurodeputato Gino Trematerra, quindi, ci ripensa e decide di soprassedere sui fatti che lo hanno visto coinvolto lo scorso mese di dicembre. Attorno alle 21 un gruppo di persone, che aveva partecipato alla manifestazione contro la chiusura del punto nascita dell’ospedale, si recò presso l’abitazione dell’allora sindaco, sita nella centrale via Pertini, per manifestare il loro dissenso praticando atti incresciosi.
Da qui la decisione di sporgere querela contro ignoti. “era un gesto obbligato, ma sono certo che queste persone hanno capito di aver sbagliato, anche perché sono stati coinvolti alcuni miei familiari. Personalmente non sono contrario alle manifestazioni di protesta e non ho mai denunciato nessuno ma quella sera sono stati messi in atto atti sgradevoli ed intolleranti verso cui non potevo restare inerme. Comprendo le critiche nei miei confronti ma gli episodi incivili, che hanno coinvolto e spaventato anche familiari minori, meritavano di essere condannati.
Ora, a distanza di cinque mesi, consegno i fatti alla memoria e spero che anche la giustizia faccia altrettanto. Ho deciso di ritirare la querela contro ignoti convinto che gli autori di quel gesto si sono pentiti. E’ giusto protestare – dice in conclusione Trematerra - ma rispettando le persone, mai offendendole, perché i diritti ma anche la dignità di ognuno di noi non devono essere mai calpestati.”