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Maiorano, ad Acri nessun commissariamento

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
La politica locale sembra essere tesa come una corda di violino. Basta poco per farla vibrare e ancora meno per qualche stecca.
E’ bastato pubblicare la notizia del decreto di scioglimento del consiglio comunale, in seguito alla decadenza del sindaco Gino Trematerra, per generare l’ennesimo caso.
Come spiegato nell’edizione di ieri del nostro giornale, si tratta di un adempimento formale di prassi, senza clamori. Eppure c’è chi vi ha letto addirittura l’arrivo del commissario prefettizio. Al punto che il sindaco facente funzioni ha avvertito la necessità di puntualizzare su voci messe in giro e che non trovano alcuna sponda ufficiale.
Sono veramente rammaricato nei confronti di chi scrive - in una nota Luigi Maiorano -, volutamente, diffonde notizie completamente false con il solo scopo di disinformare i cittadini e denigrare l’amministrazione comunale”.
Per Maiorano, “qualche buontempone continua ancora a divertirsi e a ingannare cittadini e operatori dell’informazione, ed allora sono costretto, mio malgrado, a fare chiarezza su un aspetto delicato e su una materia complicata che non tutti possono conoscere. Lo scioglimento del consiglio comunale, decretato dal Presidente della Repubblica lo scorso 17 luglio, è un atto dovuto e formale dopo che le assise avevano provveduto a ratificare la decadenza del sindaco Trematerra. Bastava consultare il decreto legislativo 267 del 2000 e precisamente l’articolo 53 per non incorrere in gravi errori e rendersi conto che in caso di decadenza del sindaco eletto, il consiglio e la giunta restano in carica sino alle prossime elezioni e che le funzioni del sindaco sono svolte dal vice. Ciò vuol dire, quindi, che i cittadini saranno chiamati alle urne la prossima primavera e che fino a quella data svolgerò per intero il mio compito. Nessun commissario prefettizio – prosegue il sindaco facente funzioni -, dunque, come qualcunoauspica e vuol fare credere, tanto che, sul numero della Gazzetta Ufficiale dello scorso 1 agosto sono stati pubblicati i decreti di scioglimento anche dei comuni di Trino, Collobiano e Curinga, ma con la differenza che in questi casi è specificata la nomina di un commissario straordinario, cosa, invece, non prevista per il nostro Comune”.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 11-8-2012

PUBBLICATO 12/08/2012

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