OPINIONE Letto 4334  |    Stampa articolo

Acri è stata l'antica città di "Atlantide"?

Giuseppe Via
Foto © Acri In Rete
Cari concittadini,
stavolta voglio parlarvi del libro scritto dal nostro prof. Giuseppe Palermo, dal titolo: "ATLANTIDE DEGLI ITALIANI", edito da Falco editore e stampato nel mese di giugno scorso. Con questo libro il prof. Palermo vuole dimostrare che la famosa Atlantide, da tutti celebrata e cercata, ma mai trovata, in realtà è attorno a noi e noi ne siamo i diretti discendenti.
Sì, avete capito bene, Acri sarebbe stata la città di Atlantide e la penisola Calabro-Lucana il suo territorio...
Una cosa pazzesca!!!

Tanto che il prof. Palermo, nell'introduzione del libro afferma:
..."come avrei fatto ad informare la gente dopo che su Atlantide erano state avanzate ipotesi sia serie che fantasiose di ogni genere senza mai sfiorare la verità e dopo che le conoscenze sul mondo antico attinte dagli scritti dei letterati greci erano state oramai credute ovunque veritiere ed indiscutibili? Sia pure con prove alla mano, come sarei stato considerato nel sostenere fatti veri, ma davvero fuori dal comune e nell'operare ai nostri giorni una "rivoluzione copernicana" che all'origine della civiltà occidentale avrebbe posto l'Atlantide autentica e non più la Grecia?...

Sì, cari concittadini, una cosa pazzesca!
Armato da tanta curiosità ho iniziato a leggere il libro (dopo averlo acquistato) e subito mi sono reso conto che la lettura presuppone una minima cultura in materia. L'aver frequentato il Liceo Classico mi ha aiutato molto.
Quello che salta subito all'occhio è la grande complessità dell'opera. L'autore deve aver sudato le proverbiali sette camicie per trovare, interpretare, analizzare e sintetizzare i numerosi scritti sull'argomento che sono stati tramandati dalla Storia e dalla Letteratura antica, a cominciare da Platone.
Infatti, sono moltissime le citazioni così come sono numerose le argomentazioni del prof. Palermo a sostegno delle sue tesi, aiutato non solo dallo studio ma anche da dimostrazioni "sul campo" utilizzando, tra l'altro, uno strumento molto semplice qual è il "metro" oltre che l'alta tecnologia di Google Maps.
Il testo di lettura è talmente ricco di contenuti che l'autore è stato costretto ad usare numerose "note di spiegazione" a piè di pagina, che spesso superano il testo stesso. Comunque, nonostante le grandi difficoltà, il prof. Palermo non solo è stato molto abile nel mettere insieme il tutto, ma prende per mano il lettore e lo guida sul terreno accidentato della sua Storia.
Per entrare in sintonia con quello che l'autore vuole dimostrare è necessario che il testo venga studiato e non letto superficialmente.
Che dire, quando qualcuno cambia all'improvviso le prospettive della Storia o della Scienza, minando alla base tutto ciò che oramai viene da "tutti" considerato acquisito e dimostrato quale vero, causa nei suoi contemporanei stupore ed incredulità e se non ha un nome ed una fama in materia si assume il rischio di essere trattato, come minimo, con ilarità, fino ad arrivare alla denigrazione e spesso, prendendo la scorciatoia del giudizio, se ne mette in dubbio la sanità mentale.
Un tempo chi si discostava dal comune sentire era considerato un eretico e rischiava il rogo.
Per quanto mi riguarda, pur non possedendo competenze specifiche in Storia o Archeologia, sono rimasto comunque affascinato da quanto letto, avendo acquisito, tra l'altro, numerose informazioni che prima non conoscevo e che mi hanno arricchito culturalmente.
Però, anche se il prof. Palermo ha riscritto l'interpretazione di un pezzo della nostra Storia, per quanto sia affascinante e "ben documentata", non basta a dimostrare che sia vera e sia accettata da tutti. Saranno necessari altri studi, altre ricerche, altre conferme; si dovrà "lavorare sul campo" nei luoghi e nei siti indicati.
Saranno necessarie risorse economiche e mentali; ma prima di tutto vi dovrà essere la massima divulgazione del libro: propongo, se l'autore sarà d'accordo, di indire una raccolta di fondi affinchè il libro possa essere tradotto in Inglese, così da poter essere letto da studiosi di tutto il mondo! Si aprirebbe un dibattito planetario che metterebbe a tacere gli sciocchi e potrà essere una grande occasione di sviluppo per la città di Acri.
Oramai il sasso è stato lanciato e l'acqua si è messa in movimento: non basterà affermare che il prof. Palermo ha riscritto la Storia o ha detto delle fesserie, nell'uno e nell'altro caso dovranno essere presentate le prove del proprio giudizio.





PUBBLICATO 18/08/2012

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

SPORT  |  LETTO 2807  
Acri C5 - San Francesco C5 4-6
Turno infrasettimanale amaro IL CALCIO è DAVVERO STRANO... primo tempo dominato dai locali, la squadra gioca a memoria e si porta sul 2-0 con le reti di Marchese M. e Zicaro ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 5338  
Il Comune di Cosenza premia Giulia Zanfino
Giulia Zanfino, giornalista e videomaker, è stata ricevuta e premiata dalla Commissione Cultura del Comune di Cosenza. Si tratta del primo riconoscimento calabrese per una giovane g ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 3637  
Acri – Roccella, Angelo Ferraro schiuma di rabbia: “direzione inadeguata”
Per l’Acri l’unico a parlare è il Commisario Angelo Ferraro, proprio lui che in settimana aveva rassegnato le dimissioni che sono però state respinte. Il Commissario ha le idee chia ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 2912  
Radio Acheruntia personaggio dell’Anno 2012
La cerimonia si è tenuta nel Palazzo Marsico di Lattarico ed è promossa dalla Città del Crati, dal Museo Maca (Museo Arte Contemporanea Acri
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 4148  
PD, Giuseppe Cristofaro vince le Primarie
E’ Giuseppe Cristofaro il candidato a sindaco del Partito Democratico. Ha sconfitto Pino Capalbo alle Primarie di ieri, al termine di una campagna elettorale che si ...
Leggi tutto