La Scuola di architettura e ingegneria dell’università di Trento, tra le prime università italiane, si occuperà dei problemi urbanistici, paesaggistici, di Acri, nel contesto meridionale, attraverso un semestre di studi e ricerche, un seminario pubblico a fine novembre e un workshop finale a gennaio, con carattere nazionale, che riguarderà le più importanti innovazioni del prgetto urbanistico, di paesaggio e architettura applicate al caso di Acri.
I temi del lavoro, di ricerca e sperimentazione sono legati alle emergenze territoriali che riguardano Acri, ma gran parte del sud, partono dal degrado urbano, l’abbandono di edifici e quartieri, il progetto della qualità degli spazi pubblici, le ecologie urbane (discariche, rifiuti), le compatibilità dei nuovi sistemi energetici nel paesaggio appenninico (le pale eoliche che hanno stravolto i paesaggi originari) il necessario riciclo di quanto malamente costruito sino ad ora, la fine del consumo di suolo, ormai particamente insostenibile e la riconversione edilizia. Saranno temi diversi, oggetto di conoscenze, indagini e di proposte progettuali, con il fine di costruire un possibile Atlante di Progetti per Acri, innovativi, originali, capaci di generare nuove economie e nuove ecologie. Soprattutto, se le amministrazioni pubbliche ne sapranno trarre profitto, potranno costituire una formidabile occasione di riflessione pubblica e di arricchimento dei contenuti del necessario e urgente Piano Strutturale Comunale.
Il corso si svolge nella cattedra di Urbanistica e Paesaggio del Prof. Arch. Pino Scaglione, a Trento, con il contributo di molti docenti, progettisti di livello europeo e internazionale.