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Invincibili sognatori, battetevi sempre

Franco Bifano
Foto © Acri In Rete
Qualcosa si muove finalmente! Una bella novità (per me), sospinta dal vento intrigante della speranza, la stessa brezza che alimenta il motore dei sogni dei quali i giovani, per fortuna, sono “portatori sani”. Un vero peccato che, con il tempo e il passare degli anni, questa forza propulsiva venga smarrita da molti per strada. Consideriamolo (a malincuore) uno degli “effetti collaterali “ del diventare adulti.
La novità è che i nostri ragazzi non solo si organizzano, manifestano e protestano ma finalmente fanno “la voce grossa” con coloro che li hanno lasciati soli, o quelli che non hanno mantenuto gli impegni o che, addirittura, hanno sottovaluto la loro protesta. Bravi!! E’ arrivato il momento di mettere i “furbetti”, quelli per intenderci “dell’armiamoci e partite”, nell’angolo!
Così, come è bene evidenziare la desolazione che rischia di spegnere definitivamente l’anima della nostra comunità, non escludo che molti giovanissimi, possano “ammalarsi” di apatia o di insensibilità come sostenete nel vostro articolo. Temo però che i ragazzi un po’ più grandi siano piuttosto vittime di un virulento senso di rassegnazione che diventa ancora più aggressivo quando non riesci neanche ad immaginare un progetto di vita da condividere con chi ti sta a cuore. Inevitabilmente finisce che ti ritrovi a passare le serate da solo in compagnia di amici che come te, magari, cercano risposte sul fondo di una “buona” bottiglia. Ricordiamoci tutti che la rassegnazione, molto spesso, cammina a braccetto con l’indifferenza. Immaginiamole come due affascinanti signore desiderose di fare nuove amicizia, se conosci la prima, facilmente diventi amico anche della seconda. Lasciarsi tentare è facile, più difficile è non cascarci.
Tenete duro ragazzi! Il compito di svegliare le coscienze non è di quelli facili. Lottare per un mondo giusto è, probabilmente, un progetto ambizioso ma non irrealizzabile e comunque vale sempre la pena tentare. La strada intrapresa è quella giusta, difendere la scuola pubblica è il primo indispensabile passo. Avere le idee chiare, crederci, anche se si è in pochi, è fondamentale, e poi battersi, battersi sempre con la stessa passione che ha caratterizzato la vostra manifestazione.
Le idee giuste troveranno sempre giovani gambe con cui camminare.

PUBBLICATO 30/11/2012

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