LETTERA Letto 3135  |    Stampa articolo

Lettera aperta al segretario del PD di Acri

Michele Vuono
Foto © Acri In Rete
Caro segretario,
con piacere ho appreso che si organizzeranno le primarie per la scelta del candidato Sindaco di Acri. Insegno in una scuola del Veneto e proprio oggi abbiamo parlato di democrazia, dell’importanza della partecipazione, di come sia necessario impegnarsi nella vita politica e di come la partecipazione debba essere inclusiva e non esclusiva. Come tanti altri “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti."
Siamo in un momento delicato per la vita cittadina, il fallimento dell’UDC ci fa assumere nuove e più gravose responsabilità. La nuova Giunta dovrà farsi carico di molte responsabilità. Siamo chiamati, come forze riformiste, a profondere nuove energie e tanta passione. In questo scenario, dove la demagogia la fa da padrone e la diffidenza nella politica inquina le acque, la partecipazione è uno strumento indispensabile. Una forza riformista e democratica non può, per definizione, essere una forza esclusiva ma inclusiva. La scelta di non voler far partecipare centinai di studenti e di lavoratori alla scelta del proprio candidato è percepita come il timore di non volersi confrontare, di non voler includere il numero maggiore possibile di attori in un processo di trasformazione che non è generazionale ma culturale. La democrazia va vissuta in ogni suo aspetto, vanno coinvolte il numero maggiore di persone che diventano sostenitori di un progetto, di un’idea.
Le elezioni Siciliane hanno dimostrato che la gente è distante dalla politica, sono state l’emblema del distacco da quello che è visto come un mondo autoreferenziale. Le primarie sono uno strumento di coinvolgimento, di partecipazione, di passione nella costruzione di “ un mondo migliore”.
Siamo in tanti a voler partecipare alla vita pubblica e impegnarci nella scelta e nella vittoria di un progetto e non di un singolo. Noi che abbiamo firmato l’appello per posticipare le primarie non difendiamo nulla che non sia il diritto alla partecipazione democratica e la volontà di impegnarsi per far vincere un progetto di sviluppo sociale e culturale che diano nuovo slancio al nostro paese.
Chiedo , come tanti altri, di poter partecipare alla scelta del candidato Sindaco, di poter dire che Acri e la sinistra di questo paese sono un esempio di alta democrazia, di coinvolgimento, di partecipazione e non un miope gruppo dirigente timoroso di coinvolgere.

PUBBLICATO 06/12/2012

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