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Dissesto finanziario e risanamento, il ministero chiede chiarimenti sull’ipotesi di bilancio riequilibrato

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
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Che il percorso verso il risanamento del Comune, in dissesto dallo scorso mese di dicembre, non sarebbe stato facile, lo si sapeva. Sarà difficile ed anche lungo, per i tanti, troppi, documenti che l’Ente dovrà produrre.
Nello scorso mese di settembre, appena due mesi dall’insediamento, l’Amministrazione Capalbo ha dovuto approvare, in Consiglio Comunale, l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Il documento è passato con i soli voti della maggioranza.
L’assessore al bilancio Viteritti, nella sua relazione, dapprima evidenziò le criticità presenti e poi illustrò le misure da adottare. Il documento fu inviato al Ministero dell’Interno, ufficio 1, consulenza di finanza locale per gli Enti in dissesto, che nei giorni scorsi ha inviato una nota di riposta all’Ente.
Una ventina di pagine in cui l’organo di controllo evidenzia rilievi e chiede chiarimenti.
Tutto come previsto, però, e come ampiamente annunciato nello scorso mese di settembre dall’assessore Viteritti.
Il Ministero vuole, infatti, spiegazioni dettagliate sulle previsioni di entrata e di uscita riguardo Imu, Tasi, trasporto scolastico, patrimonio, imposta di pubblicità, servizio idrico ed anche personale.
Il Ministero, inoltre, chiede come l’Ente intende affrontare l’evasione.
Insomma, l’organo romano chiede delucidazioni, ma ciò era prevedibile, considerato la massa debitoria ed il breve tempo a disposizione dell’Amministrazione per redigere l’ipotesi di bilancio riequilibrato.
Il Comune ha sessanta giorni di tempo per fornire spiegazioni.

PUBBLICATO 18/10/2017 | © Riproduzione Riservata





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