OPINIONE Letto 4794  |    Stampa articolo

Astio di ritorno e pummarola 'ncoppa

Foto © Acri In Rete
Angelo Sposato
condividi su Facebook


La mediocrità, certamente, è il taglio dei tempi in corso ed essa si moltiplica attraverso sempre più canali dove manifestarla.
Prendendo ad esempio i social network, Umberto Eco aveva ragione nell’esprimere che essi abbiano dato voce “a legioni di imbecilli”.
Ma è pur vero, anche, che altri luoghi covino mediocrità ed imbecillità. La classe dirigente e la sua servitù, la politica, la televisione e gli intellettuali, per non parlare di scrittori, artisti e musicisti. In un posto circoscritto come Acri, Facebook non fa altro che amplificare il dire di piazza con le sue ataviche componenti di supponenza, odio, invidia, sufficienza. Solo questo, però, è il contenuto in uno sguardo poco attento e poco colto di quanto, invece, sia complessa la metodologia dell’espressione libera seppure, talvolta, guidata dalle emozioni.
Nel fasciare tutta l’erba insieme, si trascura, ad esempio, una lettura fondamentale sull’acresità, ovvero il testo di Fortunata Piselli, “Emigrazione e parentela”.
Oppure quello di Oscar Greco, “Emigranti e ribelli”, dove affrontare alcune criticità di una più ampia calabresità.
Per tornare ad Acri, chi o cosa si può permettere di giudicare, tout court, o censurare i suoi abitanti che attraverso Facebook riescono a dire la propria sulla città, senza che si vada troppo a sindacare le motivazioni con facile cialtroneria da superficialismo?
Bisognerebbe, forse, differenziare tra sensibilità, coscienza, interesse personale ed attenzione massificante e massificata.
La cialtroneria è quella entità terrena che porta a non riflettere sulla presenza, poco tempo fa, di Franco Ambrogio ad Acri, proprio perché si hanno lacune e superficialismo sulla storia contemporanea locale. Comunque sia, dalla moltitudine bisogna saper discernere non con piglio da avvocatura, ma con quello inteso verso il dare più che ricevere.
In conclusione, se Acri è in declino ed affondamento necessita capire le responsabilità nella totalità, senza assolvere e deresponsabilizzare i referenti del proprio individualismo.
La mia provenienza popolare non mi farà mai buttare, gratuitamente, fango su chi, magari o come esempio, lavora dodici ore al giorno e trova un momento per sfogarsi su Facebook, nel tentativo di restare vivo in questo diffuso suicidio con l’asfissia di un cerchio e cerchie chiusi.

PUBBLICATO 16/01/2018 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

TRADIZIONI  |  LETTO 312  
San Demetrio Corone, lunedì dell’Angelo: divina liturgia e tradizionale processione
“Lunedì dell’Angelo”, giorno dopo la Domenica di Pasqua, in molti paesi, è stato anche un giorno festivo. Dal punto di vista religioso, nella giornata di ieri, Manifestazione dell ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 964  
Le parole sono pietre
Quando Alessandra Pettinato mi ha girato la locandina dello spettacolo teatrale “Parole contro la guerra” (con il messaggio “ti aspettiamo”), ho pensato: in un Mondo che sembra impazzito e sull’orlo d ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 2184  
Lettera al sindaco
Quello che oggi si sta verificando in materia di sanità, ed in particolar modo riferito al nostro nosocomio, non è altro che il frutto di un percorso intrapreso negl'ultimi dieci anni ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 4547  
Caro amico, ti scrivo…
Questi giorni sono stati molto complicati, ho fatto persino fatica a mettere insieme i tanti ricordi. Del resto, quando ci siamo conosciuti eravamo due adolescenti con molti grilli per la testa e mag ...
Leggi tutto

CONCERTI  |  LETTO 413  
Sabato concerto di Pasqua con il duo Gibboni-Dalia
Giuseppe Gibboni, vincitore nel 2021 della 56esima edizione del Premio Paganini di Genova, quarto italiano nella storia dellacompetizione violinistica più prestigiosa al mondo, e Carlotta Dalia, ...
Leggi tutto