A proposito del PD


Vincenzo Rizzuto

Non si capisce, dopo le innumerevoli ‘debacles’ collezionate , perché il signor Renzi, ma soprattutto la sua nutrita ‘corte dei miracoli’ cresciuta all’ombra del berlusconismo, non sia stata ancora sconfessata da quel che rimane del popolo della sinistra in Italia.
Possibile che si stia a guardare dalla finestra o, ancora peggio, si tenti a contrastare La deriva autoritaria attraverso la costituzione di vecchi piccoli santuari intorno a cui si riuniscono pochi ‘saggi’ per rilanciare vecchi, impotenti ‘eserciti di Franceschiello’, già inutilmente mandati allo sbaraglio nei decenni passati! Credo proprio che sia ora di rimboccarsi le maniche e riguadagnare il pensiero di sinistra di genesi italiana, attraverso il recupero non solo dell’idea socialista: quella di Turati, di Rosselli, di Matteotti fino allo stesso Gramsci, finora demonizzata e fatta fuori dalla cecità di logiche lobbistiche, che da decenni governano i palazzi del potere a soli fini personali, ritagliandosi grandi privilegi, che nemmeno imperatori come Carlo V hanno mai avuto. A questo tipo di socialismo, è necessario oggi affiancare anche il pensiero democratico-liberale, recuperando l’opera di intellettuali dello spessore di Piero Gobetti e Salvemini. E tutto questo perché dobbiamo ormai capire che l’Italia è un paese di moderati; ma questo non può autorizzare nessuno a consegnarsi mani e piedi alla destra più retrograda e pericolosa come avviene periodica-mente, ora con la sagra populista di Berlusconi che è durata oltre un ventennio come quello fascista; ora con la Lega, che con il suo populismo di pancia, alimentato dal coacervo di forze variopinte dei Pentastellati in continua ricerca di identità; pena la scomparsa totale, come sta paurosamente avvenendo mentre noi parliamo, di ogni barlume di una società capace di assicurare a tutti il diritto ad una esistenza dignitosa; ad una società in cui non ci siano milioni di persone che muoiono letteralmente di fame, magari perché il Governo possa organizzare spedizioni militari in nome di “guerre giuste”, che costano fiumi di miliardi, guerre che continuano ad essere sostenute anche dall’attuale maggioranza e che nel solo 2017 sono costate ben 25 miliardi di euro! Ecco, il pensiero e l’utopia socialista o di sinistra democratica, allora, deve nascere sulla base di questi principi, che sono da sempre inderogabili per tutte le latitudini dell’universo mondo, come dimostrano anche da millenni gli stessi fondamenti più autentici del Cristianesimo. Perciò è urgente oggi azzerare il PD ormai cotto e decotto, il cui stesso nome produce purtroppo presso l’immaginario collettivo sentimenti di sistematica ripulsa non solo nelle strade, ma anche nelle varie tornate elettorali, perché evoca scelte di campo in gran parte contrarie proprio a quei principi sopra sinteticamente elencati. Il sacco pieno, si proceda dunque al più presto ad una ‘convencion’ di rilancio del pensiero di sinistra, discutendone in tutte le sedi, in mezzo alla gente, di cui spesso il politichese parla senza conoscerla, facendosi alla fine incoronare nella sagra dei ‘gazebo’, autentico ‘loco’ in cui i nuovi mandarini della patria utilizzano il populismo più becero. |
PUBBLICATO 29/06/2018 | © Riproduzione Riservata

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