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Le "verità" del consigliere Morrone

Foto © Acri In Rete
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Con un articolo di sedici righe apparso venerdì scorso, su codesto quotidiano d’informazione, il consigliere Raffaele Morrone batteva, senza saperlo, un record assoluto per la politica cittadina.
Peccato che, forse per un po’ di vergogna, il predetto non abbia risposto a tutte le domande poste nel nostro precedente comunicato ed abbia finito per dichiarare, per l’ennesima volta, solo dati inesatti.
Abbiamo chiesto all’amministrazione perché gli uffici amministrativi abbiano erogato un affido diretto ad una ditta privata, pari ad un importo di 47.000 Euro, anziché svolgerli ricorrendo alle risorse umane e materiali in dotazione all’Ente.
Tutto ciò in considerazione del fatto che il Comune di Acri dispone del medesimo numero di uomini e mezzi di cui disponeva la ditta prescelta che, quindi, non poteva garantire lo svolgimento dei lavori anzidetti in termini più celeri rispetto agli operai comunali.
Ciò avrebbe consentito di mantenere nelle casse pubbliche una discreta somma per effettuare qualche intervento sulle strade del territorio.
Il consigliere, grande esperto a quanto pare delle leggi in materia, afferma poi che il gettito derivante dalla TARI non poteva essere distratto per pagamenti diversi da quelli previsti per il servizio di raccolta differenziata ma omette di dire un’ovvia verità.
Infatti, gli uffici preposti non riescono a riscuotere ancora tutto l’arretrato non versato dai cittadini, ragion per cui i fondi bastano a malapena per pagare il servizio di raccolta differenziata.
Forse la scelta di non esternalizzare il servizio di riscossione si è rilevata, caro consigliere, l’ennesimo autogol politico di questa Giunta? Resta comunque il gettito derivante dalla TASI per poter effettuare i lavori manutentivi più urgenti sulle nostre arterie stradali o forse, caro consigliere, anche questa tassa è vincolata alla destinazione ad un altro settore previsto dalla legge? Se fosse così, ci spieghi, consigliere Morrone, a cosa serve pagare le tasse perché gran parte dei cittadini difficilmente lo hanno compreso.
Le comunichiamo, inoltre, che i lavori eseguiti in economia, forse, erano fin troppo economici dal momento che il catrame impiegato è già saltato dalle buche a poche ore dalla bitumatura.
E dal momento che gli operai addetti all’espletamento di tale compito, a nostro avviso, hanno lavorato in maniera adeguata, ci viene da supporre che la qualità del materiale impiegato sia scadente, o comunque non sufficientemente elevata da garantire un rattoppamento discretamente duraturo, sempre in nome dell’economia.
Atteso che gli scriventi sono gli unici che di sovente riescono ad ottenere chiarimenti dai vari membri dell’amministrazione, approfittiamo per invitarla, caro consigliere, anche a fare chiarezza su quanto scritto da un noto giornalista acrese in un articolo dal titolo: “ Quando il silenzio parla”, apparso di recente. Sarebbe il momento di rispondere a tutto ed a tutti e non solo a quello a cui più viene comodo.
Infine, sorprendono le dichiarazioni del consigliere secondo cui, in questi mesi, l’amministrazione Capalbo abbia fatto tantissimo, dal momento che ai sottoscritti risulta che non ci sia una concordanza assoluta fra quanto dichiarato dal medesimo nel corso di uscite pubbliche ( giornali, Consigli comunali) e quanto trapela invece riguardo l’operato della squadra di governo nei bar, negli esercizi commerciali, nelle piazze, e quindi tra la gente.

PUBBLICATO 23/12/2018 | © Riproduzione Riservata





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