I fatti della settimana. Sanità scuola, lavori pubblici. Più fatti meno parole


Redazione

Più fatti e meno parole è lo slogan che abbiamo scelto per questa settimana.
Sanità. Apprezziamo l’impegno dell’amministrazione comunale a favore del locale ospedale. Apprendiamo di un incontro tra esponenti dell’amministrazione e i vertici Asp. Nel comunicato redatto ed inviatoci dall’amministrazione comunale si evince che il Beato Angelo necessita ancora di personale e servizi e che l’attuale direttore sanitario Asp, Bozzo, ha accolto le richieste del Comune. Noi, invece, diciamo basta. Basta parole, vogliamo i fatti. E’ la stessa amministrazione che sottolinea le criticità, i ritardi e le promesse non mantenute. Apprezzabile onestà. Ma ora basta, è giunto il momento di farsi sentire con forza, possibilmente prima delle regionali in programma a gennaio. Che si pretendano oggi i servizi ed il personale e non, come accade spesso, durante la campagna elettorale. Scuola. Grazie ad Acri in Rete si parla di dimensionamento scolastico, ovvero di come ridisegnare gli istituti scolastici per garantire che ognuno di essi abbia i requisiti, soprattutto i numeri (400 alunni per le zone montane) per non perdere l’autonomia, cioè la presidenza e la segreteria. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato la dirigente del Liceo Julia ed abbiamo illustrato la situazione. L’Itcgt Falcone, con ben otto indirizzi e circa 300 alunni, è l’istituto che ha perso l’autonomia ed oggi è guidato dal reggente Murano che vorrebbe tanto che sia accorpato ad un istituto superiore di Bisignano. La proposta, naturalmente, ha creato non pochi malumori nella comunità e nel Liceo Julia che con 390 alunni è fortemente a rischio (l’Ipsia conta circa 600 alunni). C’è da dire che l’ultima parola spetta al Comune che poi deve comunicare le sue scelte alla Provincia. Per una serie di ragioni, però, sarebbe opportuno che l’Itcgt, che comprende anche Scienze Umane, venga accorpato al Liceo Julia. Sarebbe una cosa logica. Siamo certi che il Comune percorrerà questa strada e, quindi, si andrà verso questa direzione, ogni altra decisione sarebbe incomprensibile e penalizzante per il Liceo stesso. Lavori pubblici. Quattordici (14) anni possono bastare per 800 metri, per un palazzetto dello sport e per 2 km. Anche in questo caso vogliamo fatti non parole, non vogliamo attendere un’altra campagna elettorale per ascoltare promesse ed imminenti tagli di nastri. Basta. Quando termineranno questi benedetti/maledetti lavori? Forse neanche cartomanti ed esperti di astri e segni zodiacali (qui ad Acri ve ne sono un paio davvero e bravi con alle spalle diversi anni di lavoro) lo saprebbero. Dateci la bretella 660, il palazzetto ed il primo lotto della Sibari-Sila e ci auguriamo di vedere finite caserma carabinieri e piazza Beato Angelo. Infine, questione asfalto, il Comune ha sbandierato da molto tempo l'approvazione del decreto che fa parte della Legge 24 e che prevede una cospicua somma da spendere nella viabilità. Ci risulta che sindaco, assessori e consiglieri abbiano effettuato numerosi viaggi alla Cittadella tornandosene ottimisti e soddisfatti. Ad oggi, invece, ancora nulla, probabilmente si dovrà aspettare, vista l'imminiente tornata elettorale che vedrà molti politici nostrani impegnati su vari fronti. Nel frattempo i circa mille chilometri di strade comunali sono in condizioni precarie, a rischio l’incolumità degli utenti e delle auto. |
PUBBLICATO 13/10/2019 | © Riproduzione Riservata

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