OPINIONE Letto 3421  |    Stampa articolo

A viso aperto, testa alta, costante coerenza e rispetto per gli elettori

Foto © Acri In Rete
Elio Coschignano
condividi su Facebook


La lettura dell’ultimo comunicato di Articolo uno è un misto tra indecenza e sfacciataggine, che non può passare sottotono. Tirato, pertanto, per l’ennesima volta, dalla giacca, sono costretto a ristabilire un minimo di chiarezza e di verità, che permettano di ricomporre le fila di un periodo convulso. Che cosa rappresenti oggi, nell’immaginario collettivo, Articolo uno e i suoi interpreti è cosa assai nota. Giova, comunque, ricordare che sia il membro in giunta, sia il consigliere sono stati eletti in nome di una decisa avversione verso l’attuale primo cittadino e in virtù di un programma dichiaratamente alternativo. I due signori che, tradendo il mandato elettorale, sono passati dall’altra parte, riducendosi al ruolo di stampella dell’Amministrazione, sono evidentemente di memoria assai corta, peculiarità che ritengono, oltretutto, universale. Se così non fosse stato, non si sarebbero avventurati in una serie di affermazioni, quantomeno azzardate. Ma andiamo per ordine. Chi ha gettato la maschera e indossa i panni del traditore non può ergersi a giudice di nessuno, tanto meno si può permettere il lusso di fare illazioni e riferimenti, nemmeno tanto velati, al sottoscritto, che, oltretutto, non essendo stato ad Acri negli ultimi mesi, non era assolutamente nelle condizioni di esercitare ruolo alcuno. Preso atto della provocazione reiterata nei miei confronti - e che negarla risulterebbe oltre che puerile, un’offesa all’intelligenza di ognuno -, eccomi a rispondere a chi , anziché tacere, cerca pretesti per recuperare un’immagine logora e inflazionata. Irricevibile e oltremodo offensiva è l’affermazione secondo la quale due consiglieri di opposizione sarebbero manovrati; attacco basso e meschino, teso a denigrare chi esercita il suo dovere di critica. Non tocca a me la difesa di nessuno ma è mio dovere smentire categoricamente quanto attribuitomi velatamente nel comunicato di Articolo uno. Per quanto mi riguarda, posso solo esprimere la mia piena solidarietà a Intrieri e Caiaro, rei di avere scritto un articolo con dei rilievi di merito, al quale Articolo uno risponde con invettive e attacchi personali. Molte delle questioni sollevate in quello scritto – che, per fugare ogni dubbio sul fatto che il sottoscritto non ha mai portato maschere, condivido in molti punti – non hanno trovato risposta nell’articolo di replica. Nulla sulla galleria, sulla morte di ogni iniziativa culturale, sullo stato di degrado e di abbandono delle strade e dei servizi. Solo un lungo elenco di buoni propositi in cui si dice che si farà questo o quello. Il comunicato di Articolo uno sembra una lunga letterina di Natale, nella quale si promette di tutto e di più ma nulla nel concreto. Paradossale appare il ruolo di difensori d’ufficio dei due interpreti, che si riscoprono improvvisamente garantisti e tessono le lodi di chi, nel 2017, veniva definito – sfido chiunque a dire il contrario, avendo a mio supporto validissime testimonianze – come il peggio del peggio. Non è possibile che, in nome di una poltroncina e di uno scranno in Consiglio si muti improvvisamente pensiero e ciò che ieri veniva dipinto come nero oggi viene, impudentemente, presentato come bianco. Si dice questo, indipendentemente da recenti esiti in cui, in nome di un garantismo non di maniera, non voglio minimamente addentrarmi. La coerenza, evidentemente, non è più un valore ma merce di scambio per taluni. La coscienza sporca dei due traditori li porta a vedere complotti e complottisti ovunque. In maniera particolare per uno di loro - maestro di trasformismo – il sottoscritto è diventato come l’ombra di Banco per Macbeth dell’omonima tragedia di Shakespeare. L’avermi tirato in ballo ha avuto un effetto domino che mi porta, ora sì, a smascherare i due paladini dell’amministrazione, ricordando loro il recente passato e la loro storia. Faccio qui punto, riservando alla prossima puntata altri ed ulteriori particolari sulle vicende politiche di due “giganti” del panorama politico locale, oltre che due “pietre miliari” nel lungo percorso politico della nostra realtà. Sono pronto, però, a scommettere, conoscendo assai bene i personaggi, che sceglieranno la via più comoda del silenzio e della fuga. Ps: pensavate realmente che il sottoscritto avesse avuto bisogno di prestanomi per far circolare le proprie idee? Suvvia, non sottovalutatevi a tal punto…..

PUBBLICATO 26/02/2020 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 533  
Il Consiglio Comunale approva all’unanimità il Piano ComunaleAmianto
Il Consiglio Comunale, nella seduta del 20 marzo 2024, ha approvato eadottato il Piano ComunaleAmianto. L’approvazione e adozione del Piano Comunale Amianto è un atto dovuto alla ...
Leggi tutto

LETTERE ALLA REDAZIONE  |  LETTO 5499  
Chi mi definisce Masaniello ha permesso il declassamento del Beato Angelo
Alcune precisazioni su un recente articolo pubblicato sulla vostra testata. Intanto essere paragonato a Masaniello è per me un onore, viste le sue capacità a difendere il popolo ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 3674  
Ci mancava Masaniello
La storia della nostra comunita’ Acrese è stata  sempre caratterizzata da personaggi di primo ordine. Abbiamo avuto grandissimi Intellettuali, grandissimi Poeti, straordinari momenti di dibattito poli ...
Leggi tutto

LETTERE ALLA REDAZIONE  |  LETTO 1774  
Grazie
C’era un ragazzo, nel secolo scorso, che tornava ad Acri con un sogno: portare lo sport alla conoscenza dei ragazzi di tutte le età e delle istituzioni, con la convinzione che la conoscenza ...
Leggi tutto

LIBRI  |  LETTO 290  
Vaccarizzo Albanese: ''L’acqua muta/Ujë pa folur'', una tradizione tra il sacro e il profano
È dedicato a tutti gli arbëreshë, con l’orgoglio delle loro radici il nuovo libro di Francesco Perri: “Acqua muta / Ujë pa folur, significato, similitudine e confronto fra Italia e Albania” ...
Leggi tutto