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Ultras Acri: Non solo alla partita, anche in solidarietà

Foto © Acri In Rete
Ultras Acri
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Circa due settimane fa, abbiamo avviato una Campagna di solidarietà a sostegno delle famiglie più bisognose del nostro territorio.
Siamo lieti di comunicare che la raccolta è andata ben oltre ogni nostra più rosea previsione, e che nella giornata odierna abbiamo completato la consegna di viveri e di beni di prima necessità alla Mensa del Girasole, per un valore complessivo di circa 1000,00 €.
Pertanto, è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla Campagna di solidarietà, con offerte in denaro e con donazioni dirette di beni.
Riteniamo opportuno, inoltre, precisare alcuni aspetti sulla questione dello striscione contro l'ordinanza della Presidente della Regione Calabria, esposto nei giorni scorsi nei pressi di quel che resta dell’Ospedale di Acri.
Abbiamo letto molte assurdità sulle motivazioni del nostro gesto di protesta.
Riteniamo, pertanto, doveroso rinfrescare la memoria a quei concittadini che si sono espressi in merito al nostro striscione, anche a coloro che lo hanno fatto solo per dar sfogo ai loro polpastrelli e per trasformarsi in “leoni da tastiera” mentre scrivono cazzate sui social network.
E’ dal 2011 che gli Ultras Acri sono in prima linea nella mobilitazione contro la chiusura dell'ospedale della nostra città. Ogni azione fatta a nome degli Ultras Acri non ha secondi fini, non siamo alla ricerca di consenso politico né tantomeno di qualsiasi altro consenso, non cerchiamo fama o notorietà. Non è nostro intento giustificare la posizione degli Ultras Acri, ci sentiamo liberi di esprimerci e continueremo a farlo sempre in maniera molto rumorosa, perché siamo fuori dal circuito mediatico già da tempo, ma sempre presenti e attivi nella vita sociale della nostra città.
Con lo striscione contro la scellerata ordinanza della regione Calabria abbiamo solo voluto mettere (rosso)nero su bianco il nostro pensiero riguardo a quelli che consideriamo bisogni e priorità attuali. Prima su tutte, quella di non lasciare indietro nessuno.
Pertanto, il nostro, non vuole essere un monito, ma l’invito a fare qualcosa di concreto per contrastare la situazione emergenziale su più fronti.
Perché da sempre, alle parole preferiamo i fatti!
Restate a casa e aiutate il prossimo.
Prevenire è meglio che curare (soprattutto in Calabria).

PUBBLICATO 05/05/2020 | © Riproduzione Riservata



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