CURIOSITA' Letto 4129  |    Stampa articolo

Le origini di Ferragosto o Faerie Augusti

Foto © Acri In Rete
Gaia Bafaro
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Nel 18 a.C Augusto, imperatore romano, stabilì che i primi giorni del mese si celebrassero le Feriae Augusti (riposo di Augusto),un periodo di festività dedicate al Dio dell’agricoltura e della fertilità Conso(nome che vuol dire seminare)dopo le fatiche del raccolto. Gli animali da tiro erano addobbati con fiori, gareggiavano in corse e quel giorno erano esenti da lavori, una tradizione ancora presente nei riti cristiani dedicati alla Santa Assunta celebrata dalla Chiesa proprio il 15 Agosto, un esempio lo troviamo proprio nel famoso palio di Siena.L’etimologia della parola Palio deriverebbe appunto dal pregiato mantello romano che si vinceva dopo la corsa. Le festività estive istituite dall’imperatore erano un’abile propaganda politica,si celebrava l’imminente vendemmia con i Vinalia e i festeggiamenti in onore a Vertumno, Dio responsabile del cambio delle stagioni e in particolare del passaggio dall’estate all’autunno. Secondo il mito,Vertumno si innamorò della Dea dei frutti Pomona ed è proprio la loro unione che permette ogni anno la trasformazione da fiore in frutto. Tuttavia, la celebrazione che ha influenzato maggiormente il nostro Ferragosto è quella dei Nemoralia ( da Nemus/bosco) in onore alla Dea Diana( greca Artemide), fu proprio questo culto ad ispirare la festività di Santa Assunta accolta in cielo con l’anima e il corpo. Diana è la Dea della luna e ne incarna l’aspetto crescente (la fanciulla) insieme ad Iside o Era (la madre/luna piena) ed Hecate (l’anziana/luna calante).Si tratta di una Dea solitaria, gemella di Apollo (il sole) che abita nei boschi, cacciatrice e al tempo stesso protettrice degli animali selvaggi. Diana è vergine poiché dopo aver aiutato la madre a partorire (diviene così protettrice di partorienti, puerpere e neonati), rimane terrorizzata dai dolori provati da Latona per mettere alla luce il fratello gemello e supplica Zeus di accordarle castità inviolabile. Sua notissima vittima è Atteone che, come narrano le Metamorfosi di Ovidio, ebbe la sfortuna di vedere, per caso, la Dea insieme alle sue ninfe nuda mentre faceva il bagno in una fonte. Il giovane stava partecipando ad una battuta di caccia, la Dea, per vendicarsi dell’affronto, lo trasformò in cervo e lo fece divorare dai suoi stessi cani e catturare dai suoi compagni.L’episodio è divinamente raffigurato nella fontana della Reggia di Caserta appartenente al museo di Parco Reale. Secondo lo studioso Frazer , la figura della Vergine Maria è stata molto influenzata dal culto di Diana. Come per la divinità pagana anche per la Madonna il 15 agosto si offrono tavolette votive con parti di corpo malate o guarite ( i famosi ex-voto cristiani sono infatti un’antica usanza pagana), danze e preghiere, inoltre anche Diana intraprende un percorso che la conduce all’ascensione sulla luna. Il primo giorno accede al mondo dei morti, il secondo in cielo e il terzo giorno raggiunge il bell’astro di cui diviene emblema. Il santuario più importante di Artemide era situato nel bosco di Nemi nei pressi di Ariccia, qui,vi era un sommo sacerdote chiamato Rex Nemorensis /re del bosco, un ex schiavo che per ottenere il titolo aveva ucciso, in un duello rituale, un suo avversario e che avrebbe un giorno avuto la sua stessa sorte per continuare la successione di sacerdoti. Per aspirare al titolo ed ottenere lo scontro si doveva spezzare il ramo di un albero sacro a Diana custodito nel bosco nei pressi del tempio. Durante le festività di Agosto, le donne si recavano in processione verso il tempio dove vi era un lago noto come specchio di Diana, avevano le chiome lavate e pettinate con cura, mentre le gestanti indossavano ghirlande di fiori e portavano fiaccole accese. Le fiaccole o il fuoco erano un richiamo alla scintilla della vita e al fuoco sacro tenuto sempre acceso dalle Vestali, così Ovidio descrive le sacre celebrazioni: "Nella valle Arriciana, c'è un lago circondato da foreste ombrose, ritenute sacre da una religione fin da tempi antichi...Su un lungo recinto siepe appesi pezzi di fili tessuti, e iscrizioni assieme aggraziatamente posti qual doni alla Dea. Spesso una donna le cui preghiere sono state ascoltate da Diana, con una corona di fiori a coprire il capo, cammina da Roma portando una torcia accesa..Lì un ruscello fluisce gorgogliando dal suo letto roccioso..."Non ci resta che augurarvi un buon Ferragosto e invitarvi, nel caso lo trascorriate nei nostri splendidi boschi o nelle nostre invidiate spiagge,ad essere civili, puliti e responsabili, tutelando l’ambiente e non inquinandolo come accade ogni anno. Volete forse incorrere nell’ira di Diana e avere una sorte simile a quella di Atteone?

PUBBLICATO 14/08/2020 | © Riproduzione Riservata





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