OPINIONE Letto 2177  |    Stampa articolo

Era l'11 settembre

Foto © Acri In Rete
Simona Cozzetto
condividi su Facebook


Era giorno e presa dalla quotidianeta', mi pronunciavo ad aprire la tv come al mio solito.
Intorno alle 14,30 circa ora italiana, tutti i canali nazionali annunciavano di un atto terroristico o qualcosa di similare avvenuto a New York.
I media erano totalmente in stato confusionale e di accertamento di cio' che fosse successo realmente.
Era l'11 Settembre, un'ora circa due piu' tardi, si parlava dell'abbattimento delle Torri Gemelle per mano di atti terroristici.
Qualcosa stava cambiando, qualcosa era successo, eravamo anche noi in mezzo a tutta quella gente morta, con molti detriti addosso, le fiamme che fuoriuscivano dalle finestre e la polvere che copriva il cielo di New York.
Anche io ero li in mezzo a loro, lo eravamo un po' tutti.
Io avevo da poco compiuto 19 anni, grande abbastanza per capire che qualcosa di importante e forte fosse successo.
Oriente ed Occidente sommersi dal rancore e da tanto dolore, un dolore taciturno ed incredulo. Uno scenario di morte diretto e visibile a noi tutti.
L'idea di un cambiamento radicale e repentino porta ad avere paura, una paura sotto forma di terrorismo aggressivo mediatico e diretto.
Stavamo osservando un cambiamento storico, dove una parte della popolazione islamica voleva inculcarci mentalmente un terrorismo di massa.
Era l'11 Settembre, e qualcosa era cambiato.
Alle porte di quel tragico abbattimento risaliva un odio religioso segnato da differenti punti di vista, un terrorismo portatore di paura per identificare un potere di differenze razziali e religioso.
Mi sentivo un semplice puntino che viveva in un Occidente totalmente distaccato da alcune realtà, ma che invece, nel loro modo di essere brutale e senza tregua di morte, volevano farci capire che c'erano, erano li, e che per la prima volta volevano far valere la loro credenza religiosa fino ad una distruzione globale di massa.
No, non potevo sottostare a tutto questo, nessuno poteva e doveva, perché la mia libertà di pensiero, andava ben oltre un terrorismo costruito, non solo per un potere economico, ma bensì religioso e di morte.
Era l'11 Settembre, ed io avevo intuito che il Mondo non sarebbe stato più lo stesso.

PUBBLICATO 11/09/2020 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

LETTERE ALLA REDAZIONE  |  LETTO 467  
“Aggressione e paura. Impossibile passeggiare e fare attività sportiva”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera che il cittadino ha inviato.... ...
Leggi tutto

EVENTO  |  LETTO 629  
Il giunco si piega ma non si spezza
Acri, una cittadina dove il benessere e la salute sono al centro di numerosi dibattiti, ospita a Palazzo Sanseverino-Falcone venerdì 2 maggio un incontro di grande rilevanza sulla Medicina di genere o ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 466  
Un altro piccolo lembo di Terra che Respira!!!
In occasione della GIORNATA DELLA TERRA, Sabato 26 Aprile ad Acri (CS), si è svolta la giornata di pulizia ambientale organizzata da Plastic Free onlus. Oltre 200 appuntamenti tra il 26 e 27 Aprile co ...
Leggi tutto

AVVISO  |  LETTO 367  
La morte del diritto alla salute in Calabria: un grido di aiuto dalla comunità
Il Comitato per la Sanità Pubblica martedì 29 aprile, alle ore 18:00, si riunirà presso il Caffè Letterario, al Palazzo Sanseverino-Falcone per parlare della drammatica situazione della sanità calabre ...
Leggi tutto

EVENTI  |  LETTO 221  
Il Duo Flauto e Pianoforte ''Nese-Orlando'' a Palazzo Sanseverino Falcone-Acri
Domenica 27 maggio, alle ore 18.30, nella Sala Consiliare di Palazzo Sanseverino Falcone, nell’ambito della Stagione Concertistica “I Concerti di Hello Music a Palazzo” a cura della Hello Music Academ ...
Leggi tutto