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Lavoratori della ditta Zanfini sul piede di guerra

Foto © Acri In Rete
Rosanna Caravetta
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Tornano a far sentire la loro voce i lavoratori della ditta di trasporti Zanfini.
Attraverso il segretario generale della Filt-Cgil Cosenza, Giovanni Angotti i lavoratori hanno chiesto , nei giorni scorsi , “al fine di scongiurare una possibile interruzione dei servizi”, un immediato incontro tra gli altri al Prefetto, all’Assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria nonché agli Eredi della ditta Zanfini con l’intento di ricercare delle possibili e definitive soluzioni al problema degli stipendi non ancora pagati.
All’interno dell’azienda Eredi Zanfini di Acri – si legge infatti nella nota del sindacato – i lavoratori subiscono un’atavica situazione di grande criticità economica che li vede ad oggi, ancora creditori di molte mensilità arretrate della loro retribuzione per gli anni 2015 – 2018”.
Per come denunciato ancora dalla organizzazione sindacale , dopo una serie di trattative e accordi raggiunti gli stessi, in questi anni “sono rimasti non onorati”.
A tutto ciò “si vanno ad aggiungere altre mensilità non pagate ai lavoratori da parte dell’azienda, per i mesi di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima mensilità 2020 quindi i ritardi nell’erogazione della cosiddetta Cassa Integrazione.”
Questa situazione, ha incalzato Angotti “sta mettendo seriamente a rischio la tenuta di questi lavoratori e delle rispettive famiglie e, difficilmente, potrà ancora essere garantita la loro prestazione lavorativa nei prossimi giorni, in assenza di risposte immediate ovvero il pagamento da parte dell’azienda di tutte le somme arretrate.
Se non ci saranno novità immediate sul fronte pagamenti
– ha concluso Angotti i lavoratori non saranno più nelle condizioni di poter raggiungere neanche il posto di lavoro e quindi poter assicurare il servizio”.

PUBBLICATO 22/12/2020 | © Riproduzione Riservata





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